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L'autunno dell'ibisco | |
Roberto Mahlab
dirigente azienda Milano | Inserito - 06/12/2002 : 23:32:15
Quell'anno l'azalea era fiorita due volte sui terrazzini della citta', i fiori bianchi resistevano anche ai primi freddi. Le piante di ibisco non conobbero stagione, ogni alba i petali di un fiore si schiudevano attorno ai classici lunghi pistilli gialli. A mezza settimana il fiore muto', anziche' a petalo semplice si trasformo' in petalo multiplo, tale da far fatica a distinguerlo da un garofano. Le stagioni dei fiori parvero percorrere strade proprie e inusuali, diverse dalle stagioni a cui erano abituati gli esseri umani, qualcuno diede la responsabilita' alla pioggia incessante, altri ad una mutazione, altri ancora sostennero che si trattava di processi di ibernazione. Ad un uomo solamente riapparve in mente l'incubo dell'annaffiatore pazzo e...
"L'autunno dell'ibisco" Il nuovo caso dell'ispettore Gardener Casting: Sherlock Gardener...... Nicolas Cage |
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Roberto Mahlab
Amministratore | Inserito - 06/12/2002 : 23:41:12
I Il volto pallido incollato alla grande vetrata all'ultimo piano della sede della squadra investigativa, l'animo dell'ispettore Sherlock Gardener fremeva di ribellione al panorama a trecentossessanta gradi della miriade di terrazzini fioriti degli appartamenti della metropoli. Un leggero bussare alla porta della stanza lo riscosse, fece segno di entrare ad una donna bellissima apparsa sulla soglia. Mentre lei si sedeva non pote' fare a meno di ammirarla, nonostante la situazione, i corti capelli biondo sabbia adornavano un viso magro al punto giusto, due occhi marini e un mento leggermente pronunciato, di persona profonda e volitiva, il corpo era fasciato da un completo nero giacca e pantalone, le ricadeva con tale perfezione che poco lasciava all'immaginazione. Gardener rimase in piedi all'altro capo della scrivania, abbasso' gli occhi per poter concentrarsi, una figura alta e dalle spalle possenti, i capelli biondi tagliati alla marine e lo sguardo color ghiaccio come sempre celato da un paio di Ray Ban neri, una cicatrice a sinistra sul mento, un abito di foggia chiara vestiva perfetto il lungo corpo atletico. "Lei e' l'ultima e a quanto ne so l'unica persona ad aver visto in viso Mad Sprinkler, l'inafferrabile annaffiatore pazzo che pare aver come esasperante missione nella vita quella di riempire di fiori i terrazzini della citta'", l'ispettore si impose di controllarsi, dopo tutto la donna era una testimone che avrebbe potuto condurlo alla risoluzione del caso, se avesse saputo prenderla per il verso giusto, credeva. "I suoi vicini hanno riferito all'agente in servizio quel pomeriggio che il suo balconcino, solitamente vuoto, si e' riempito di fiori e questo poco prima di un furioso temporale e hanno affermato di aver intravisto in movimento un annaffiatoio proprio mentre la pioggia si scatenava...qualcuno annaffiava i suoi fiori sotto una cascata?". |
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Roberto Mahlab
Amministratore | Inserito - 06/12/2002 : 23:50:54
II Robbie frequentava da tempo la palestra, era molto sportiva e si teneva bene in forma per le uscite in barca a vela correndo sul tapis roulant, incrociava spesso quell'uomo moro, capelli scuri arruffati, la inteneriva che pur sforzandosi di sollevare bilanceri carichi all'inverosimile, pareva non riuscire a guadagnare un grammo di muscolatura, tutta la fibra che metteva su, la perdeva per la fatica di sollevarli evidentemente. Si erano incontrati anche fuori, nel corso di una mostra benefica lei offriva vasetti di ciclamini e mele rosse e lui aveva avuto piacere a darle una mano. "Perche' non lasci perdere quei pesi che tanto la misura della tua maglietta non si allarga " gli lancio' con una fresca risata :"vieni a fare un po' di corsa, si e' liberato un tappeto di fianco al mio". Presto iniziarono a parlarsi di se' stessi e lui le narro' abbassando la voce che sapeva arredare terrazzini e che conosceva un luogo dove comprare le piante piu' belle. Robbie gli rispose raccontandogli della sua nuova casa e del grande terrazzo che la rendeva triste perche' aveva un grande asse di metallo scuro al centro. "Se vuoi, ti porto in quel luogo, scegliamo le piante adatte e vedrai che il tuo terrazzo diverra' sereno, anche quando fuori piovera'". Lei era titubante, dopotutto lo conosceva appena ed era una proposta inusuale, cosi' l'uomo non insistette e non tornarono piu' sull'argomento fino a un pomeriggio di due settimane dopo, lei era sempre piu' curiosa e non resistette :"Domani mi porti a comprare le piante e poi mi mostri come decorare il terrazzino?" Gardener si accorse di provare una fitta di gelosia verso quel misterioro essere a cui stava dando la caccia, le storie erano sempre simili, lasciava una briciola alle sue vittime e poi erano loro stesse a domandargli il pane, non finiva mai di stupirlo la curiosita' delle donne di fronte a qualcosa dall'apparenza di stranezza, il loro irrefrenabile desiderio di voler vedere come va' a finire, inconsapevoli che sarebbero divenute protagoniste di un disegno che prendeva colore poco a poco ma inesorabilmente. "Si era posta la questione che riempire di fiori il suo terrazzino potesse contribuire a sovvertire l'equilibrio del pianeta?", le chiese bruscamanente, ma lei non se ne avvide neppure, perduta nel racconto... La signora Daniela del Garden Center li accolse con un sorriso :"Mad, come stai? Ehi..."esclamo' alla vista di Robbie..."ancora un terrazzino da riempire vero?" e prese sottobraccio la ragazza per condurla verso le serre e intanto le raccontava di Mad, l'avrebbe lasciata scegliere da sola tutto quello che le piaceva, non prevaricava mai, sapeva che alla fine gli sarebbe stato chiesto il suggerimento decisivo. Robbie disegno' il terrazzo e tutti insieme presero le misure dei quattro grandi vasi da appoggiare al parapetto. La ragazza era estasiata dalla bellezza dei gerani e dei garofani, metteva e toglieva dal carrello colore dopo colore, fino a che la combinazione dei fiori fu gradevole ai suoi occhi e il loro profumo divenne parte dei suoi sensi. "Che ne dici?" "Ok", rispose l'uomo contento. "E adesso" riprese lei " vieni ad insegnarmi a metterli come si deve". L'ispettore scuoteva la testa, ma in cambio ricevette solo una scintilla di sfida dallo sguardo di Robbie e lui comprese che anche lei era ormai persa alla causa. "Vedi Robbie", erano saliti sul terrazzino della ragazza e l'uomo moro aveva ricoperto il pavimento di fogli di giornale su cui aveva riposto fiori, vasi, sacchi di terra e annaffiatoio, " prima di tutto versi sul fondo del vaso uno strato di palline di argilla espansa, e' un tipo di argilla cotta ad alta temperatura, ...prova a tenerle in mano...sono leggere, setose al tatto, pulite e senza germi che potrebbero nuocere alle piante, favoriscono l'ossigenazione delle radici per evitare la loro marcescenza, stimolandone la crescita...ora aggiungi uno strato di terra del tipo fondolinfa universale, e' costosa ma e' il substrato vegetale ideale per ottenere piante verdi e fiori di alta qualita'...ora decidi la sequenza delle piante in ogni vaso, cosi' procediamo a inserirle nella terra". Robbie affianco' gerani e garofani, studio' a lungo ogni sequenza fino a stabilire quale era la sua preferita...un geranio dai rami grossi color rosso, un garofano bianco profumato, un geranio dai rami grossi color rosa e davanti a tutto un geranio dai rametti sottili e cascante, ogni vaso sarebbe divenuto un Matisse o un Van Gogh. "Ora prendi in mano i vasetti originali in cui sono conservate le piante che hai scelto e posale nel vaso che avevi riempito con uno strato di argilla e uno di terra... prendi il sacco di terra e versala fino a che le radici del geranio siano completamente ricoperte...poi ripeti per il garofano, gli altri due gerani...ecco fatto...ora ci versiamo sopra un altro poco di argilla in modo da ridurre l'evaporazione dell'acqua e da evitare il formarsi di muffa e di muschio...appendiamo il vaso ai sostegni di metallo...e passiamo agli altri vasi.." Robbie era incantata alla vista del mutamento del suo terrazzino :"guarda...che colori..al mattino sara' tutto diverso e alla sera...ma che fai?" L'uomo raccoglieva ogni granello di terra e ogni foglia caduta e li riponeva nei giornali, fino a che fu tutto pulito, solo i fiori dovevano riempire la vista e non c'era piu' molto tempo...lo sapeva.... L'azzurro aveva lasciato il posto nel cielo al nero di velocissime nubi, le prese le mani e le disse concitato :"Le bagnerai ogni giorno vero? Ora dobbiamo fare presto, riempiamo l'annaffiatoio", i tuoni sconvolgevano gia' l'aria ed enormi gocce si abbattevano con violenza su tutto l'esistente, ogni geranio e ogni garofano ricevettero una abbondante dose di acqua, il braccio dell'uomo si levo' e ugualmente rovescio' annaffiatoio dopo annaffiatoio sopra le stesse piante, affinche' nessun essere umano potesse distinguere le gocce della pioggia dalle gocce dell'acqua che stava versando. Le nubi scariche si stavano allontanando alla stessa velocita' con la quale si erano all'improvviso rivelate e l'uomo guido' la donna fino in strada e da li' la innvito' a levare lo sguardo sul suo terrazzino, gerani alti e gerani cascanti, garofani, luminosi, puliti, slanciati, una festa per gli occhi :"Guarda...il tuo terrazzo sara' sempre sereno, anche quando fuori piovera'...ora devo andare..." Gli occhi di Robbie abbandonarono controvoglia il terrazzo ora fiorito e cercarono un perche' negli occhi di lui, quasi videro, un fugace bacio sulla guancia e l'uomo corse via.
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Roberto Mahlab
Amministratore | Inserito - 06/12/2002 : 23:55:43
III Mentre la donna raccontava, Gardener schizzava il ritratto che lei descriveva di Mad Sprinkler, il famigerato, l'imprendibile essere che non solo fioriva i terrazzi ma che annaffiava i fiori quando pioveva, lei fini' di parlare e osservo' il disegno e sorrise :"Non l'ho piu' visto da allora, sa ispettore, a meta' del mio terrazzino c'e' una lastra di metallo che lo sfigura, non e' possibile toglierla, ma la si puo' trasformare, mi pare che prima di andarsene mi abbia accennato a dei gelsomini...". "Non ci saranno altri gerani ne' gelsomini in questa citta'...glielo assicuro....come mi chiamo Sherlock Gardener...ora puo' andare, si tenga a disposizione se avessimo ancora bisogno di lei". "Gia'", pensava l'ispettore "di lei, come di tutti gli altri, ormai decine di casi analoghi, tutti quanti la stessa storia, terrazzo dopo terrazzo...ma questa volta abbiamo l'identikit..." Dalla panchina di un parco di alberi di ibisco fioriti in autunno un uomo moro stava osservando un balconcino senza fiori, forse lo stesso che stava osservando Gardener, forse no...e mormorava al soffio del vento...:"Come quando pianto una bouganville sul mio terrazzo, parte la gara a dirmi che non vivra' e piu' io dico che ho desiderio di provare, perche' io desidero una bouganville sul terrazzo e sapro' farla fiorire, piu' si fanno in quattro per dirmi che non vivra', perche' se vivesse, e vive, sarebbe come se il mondo potesse anche girare al contrario...." The end Disclaimer Movie rating : adults under supervision of children only |