Concerto di Sogni
 Il bacio dell'orchidea
Roberto Mahlab



dirigente azienda

Milano
Inserito - 28/12/2003 :  21:34:58

"Il fiore dell'orchidea ha molte caratteristiche del corpo umano", "vuol dire che esistono orchidee brune, bionde o dal carattere inquieto come una donna in amore?".
Il professore osservo' con un evidente fastidio la bellissima ragazza che lo aveva interrotto con quella domanda provocatoria durante la lezione che teneva al giardino botanico.
"No signorina, intendo riferirmi alle caratteristiche somatiche, ogni fiore di orchidea e' un corpo completo, ogni suo dettaglio e' curato per permettere la procreazione e la diffusione della specie, alcuni tipi di orchidea non hanno neppure bisogno degli impollinatori, si autoriproducono, altre attraggono gli insetti con odori e torsioni dei petali. Se esistono le condizioni ambientali, raramente avverra' che questo meraviglioso essere vegetale non sopravviva a lungo generando una discendenza".

Un uomo bruno ascoltava a bocca sempre piu' aperta, un lampo negli occhi scuri, alla fine della conferenza si accosto' al bancone sul quale diversi esemplari erano in mostra e si mise a studiare i fiori con attenzione. Si concentro' per diversi minuti, poi levo' il viso come a fissarla e appoggio' una guancia sui tre petali di velluto di una Phalaenopsis viola, un attimo, come un bacio frettoloso di donna amata.

La ragazza lo segui' con lo sguardo uscire dalla sala, stupita, non si capacitava di come lui non si fosse accorto di lei, nonostante avesse cercato di attrarre la sua attenzione per tutta la durata della lezione :"si e' fatto baciare da un'orchidea!", penso', urtata e delusa. Se avesse potuto scorgere l'espressione di beatitudine dell'uomo, si sarebbe sentita ancora piu' sconvolta...

Nicolas Cage.............Julia Roberts...............Richard Gere

Il Bacio dell'Orchidea
Il nuovo caso dell'ispettore Gardener
Roberto Mahlab
Amministratore

Inserito - 28/12/2003 :  21:38:07

I

Sherlock Gardener si massaggiava le tempie, era gia' stanco al mattino, lo riconosceva dal viso tirato che si specchiava nelle vetrate di cristallo del grattacielo del comando di polizia della metropoli. Si sentiva ragionevolmente sicuro di avere la situazione sotto controllo, c'erano pattuglie di agenti in ogni isolato che avevano l'incarico di controllare all'alba ogni terrazzino della citta', per verificare se, da spogli qual erano il giorno precedente, si fossero trasformati in rigogliosi giardini pensili. L'ispettore tra se' e se' riconosceva che non c'era nulla di male, anzi, la citta' aveva assunto poco a poco un aspetto attraente, ogni terrazzo pareva curato in modo particolare, diverso da tutti gli altri, si annusava nell'aria un'atmosfera che si rasserenava, la bellezza di bouganville e gelsomini, rose e gardenie, azalee e gerani colorava sia gli edifici che gli animi dei cittadini.

Eppure Gardener doveva fermare il proliferare dell'abbellimento dei balconi, prima che l'anarchia prendesse il sopravvento. Quegli eventi, piacevoli dal punto di vista dell'arredamento urbano, erano un incubo per l'ordine pubblico. Un uomo, il misterioso e inafferrabile Mad Sprinkler, pareva aver scelto per la sua vita la missione di convincere le persone a riempire di piante e fiori le parti esterne degli appartamenti e non solo, piu' volte era stato colto ad annaffiare i fiori che aveva appena disposto sui terrazzi, proprio mentre pioveva. Presto i giornali si erano impadroniti della strana vicenda che divenne terreno di scontro nelle elezioni per il sindaco. La polizia fu incaricata di catturare Mad Sprinkler, l'annaffiatore pazzo, il pericolo pubblico numero uno.

Roberto Mahlab
Amministratore

Inserito - 28/12/2003 :  21:39:35

II

"Vado al parco, devo prendere un po' d'aria", l'ispettore decise di approfittare della calma sul fronte delle indagini e di svagarsi, era un uomo che attirava l'attenzione e gli sguardi delle sue collaboratrici al comando della polizia, ma il caso lo distoglieva del tutto dalla vita sociale e le donne sospiravano rassegnate quando lo vedevano passare, alto, i capelli biondi tagliati alla marine, occhi color ghiaccio celati da un paio di Ray Ban neri, la cicatrice sul mento e i completi chiari scelti con cura e che gli ricadevano perfetti lungo il corpo atletico.

Un autunno che pareva una fresca estate, l'azzurro senza nuvole del cielo faceva corona al parco di pini, le vie ghiaiose tra i giardini erano percorse da carrozzine spinte da genitori, da allegri gruppi di bambini, da biciclette, da uomini e donne madidi di sudore che correvano per tenersi in forma. Gardener si senti' sollevato da quel tuffo nella realta', forse Mad Sprinkler non sarebbe piu' comparso, forse sarebbe divenuto solo un punto di domanda in un archivio in fondo ad un cassetto. Una parte del parco era occupata da alcune decine di bancarelle, una mostra di piante e fiori, i coltivatori della regione offrivano agli sguardi e ai portafogli dei visitatori i piu' bei prodotti dei loro vivai. L'arte dell'innesto aveva raggiunto risultati sorprendenti, alberi di rose a due colori, distese di tulipani resistenti alle intemperie, i gerani ad alberello, dieci volte piu' grandi e piu' alti delle solite varieta', ortensie di forme cosi' diverse da quelle abituali da essere irriconoscibili, fiori di montagna e fiori dell'oriente, il loto misterioso galleggiava nella fontana, c'erano semi e germogli di ogni tipo in vendita, gardenie e alberi del melograno, piu' l'ispettore si addentrava tra le bellezze esposte, piu' il suo respiro si faceva ansante alla premonizione che iniziava a roderlo, quello era il mondo dell'annaffiatore pazzo. Il rilassamento lo abbandono' e si sorprese ad osservare con attenzione i volti delle persone che lo attorniavano, :"chi di loro, chi...."

Si era alzato un leggero vento, si ritrovo' vicino ad una bancarella che reggeva piante dalle forme inusuali, inquietanti, gli pareva che alcune si stessero addirittura muovendo. "Benvenuto nel mondo delle piante carnivore", una voce ospitale lo invito', "entri, ma non si spaventi, le piante carnivore non mangiano le persone!", una calda risata sul viso dell'uomo corpulento, dai grossi baffi spioventi.
Sherlock Gardener era ipnotizzato, il passaggio dai fiori colorati a quelli che parevano strani esseri in agguato era stato brusco, :"E' impressionante", disse rivolto al vivaista. "Queste piante ne sanno una piu' del diavolo in effetti", inizio' a spiegare "osservi l'aldorvanda con le sue trappole a tagliola, la drosera secerne una colla per catturare il suo cibo, la vittima scivola in questa foglia a forma di brocca". Gardener urlo' all'improvviso di terrore, il vento gli aveva fatto avvicinare alla spalla un'ombra che pareva un serpente, "non si spaventi, e' solo una darlingtonia dalla lingua biforcuta, un signore poco fa ne e' stato cosi' incuriosito che ne ha voluto ad ogni costo una, mi poneva cosi' tante questioni su che cosa sarebbe successo se l'avesse piantata vicino alle sue rose, devo dire che non ho saputo rispondergli, francamente non mi e' mai capitato, non so che accadrebbe, non mi sembra tanto normale mettere piante carnivore vicine alle piante da fiore..., poi mi ha chiesto se le piante carnivore hanno bisogno di molta acqua, e' stato buffo, dopo l'acquisto ha versato sulla pianta il contenuto di una bottiglietta di acqua minerale, davvero inconsueto".

L'ispettore corse fuori, abbandonando lo sbalordito vivaista, si arresto' in mezzo al sentiero e il suo sguardo percorse ogni angolo raggiungibile, un pensiero dell'orrore gli toglieva il fiato, era lui, lo sentiva, Mad Sprinkler, altro che amante dei terrazzini fioriti, e se fosse stato tutto un trucco, se il piano congeniato da quella mente malata in realta' fosse stato conquistare la fiducia dei proprietari dei balconi e poi affiancare ai fiori le piante carnivore in quantita'? Quale sconvolgimento avrebbe causato all'habitat, quale stravolgimento delle leggi naturali dell'impollinazione, che fine avrebbero fatto le api a primavera, attirate dai fiori per finire invece ingoiate dalle predatrici? E perche' questo progetto diabolico? Come avrebbe potuto spiegarlo al sindaco e ai giornali e alla popolazione allarmata? Le pattuglie sotto ogni edificio, non avrebbero piu' dovuto avvisarlo in caso di comparsa di piante fiorite, ma di piante carnivore!
Estrasse il cellulare dalla tasca della giacca, compose il numero della centrale e diede gli ordini :"fate convergere tutte le auto all'uscita del parco, fermate chiunque abbia in mano una pianta alta, una specie di grosso ramo verde con all'estremita' due foglie a penzoloni, come la lingua di un serpente a sonagli!".

Roberto Mahlab
Amministratore

Inserito - 28/12/2003 :  21:41:09

III

Il vento si stava facendo impetuoso e il colore del cielo mutava al grigio, gli sguardi ansiosi delle madri che rialzavano i tettucci delle carrozzine, richiamavano i bambini dalla fontana, i podisti che rallentavano e si infilavano i golfini sulle tute, i proprietari delle bancarelle che iniziavano a porre al riparo delle serre le loro creature fiorite, il profumo di pioggia prese il posto di quello dell'erba dei prati. Un uomo moro entro' di fretta nella serra delle piante tropicali, si scontro' quasi con la proprietaria ."ehi! ma sei proprio tu! eri alla lezione al giardino botanico, quella sulle orchidee, non dirmi che finalmente ti sei accorto dei miei sguardi!", l'affascinante risata della bellissima donna lo avvolse, ma l'uomo non si calmo' :"le orchidee, vivono all'interno vero?", "ma certo, alle nostre latitudini si tengono nelle serre o all'interno degli appartamenti, vicine ai vetri delle finestre, hanno bisogno di luce, poi, come ricorderai dal corso, fanno tutto da sole" e gli lancio' un'occhiata languida, "ma quella che hai in mano, che cos'e', una pianta carnivora?" "E' una lunga storia, serve a confondere le idee, ho bisogno di tre orchidee, le tue piu' belle... quelle!", indico' tre splendidi esemplari in fondo al vivaio, con i fiori bianchi, viola e gialli. Mentre pagava, la donna lo scruto' in profondita', comprese e gli chiese :"perche' lo fai?". L'uomo moro si volse verso di lei, vide che l'alterigia era scomparsa dalla sua espressione, ora c'era curiosita' sincera, le prese una mano tra le sue e le rispose :"perche' su ogni terrazzo puo' fiorire un giardino, io faro' fiorire un giardino su ogni terrazzo, devo correre, fino a che non arrivero' all'ultimo, quello a cui tengo, quella e' la mia meta, quel giorno il mondo girera' al contrario".
"Girera' come e' giusto che giri", sussurro' la donna, gli diede un bacio leggero sulla guancia, "so di non essere la tua orchidea, ma e' per augurarti buona fortuna, ora va', prima che capiscano il trucco della pianta carnivora".

L'ispettore Gardener si fermava a tutte le bancarelle :"polizia!, avete visto un uomo con in mano una pianta carnivora?", ma piu' che occhiate sorprese e apertamente incredule e ironiche, non ricevette in cambio. Rimaneva la serra delle piante tropicali dall'altra parte della piazzetta di ghiaia, il vento era sempre piu' forte, dovette lottare per togliersi una foglia che gli voleva assolutamente entrare in un occhio, si scontro' con un uomo in corsa, riusci' a malapena a vedere che indossava un impermeabile e aveva in mano dei bellissimi fiori colorati, ma all'improvviso si ritrovo' tra le braccia una fila di flessuosi alberi di bouganville e una voce di donna imperiosa gli gridava nelle orecchie :"avanti, mi aiuti, non vede che il vento si sta portando via le mie bouganville? mi aiuti a trasportarle all'interno della serra!" "Sono della polizia, ha visto un uomo con una pianta carnivora?" "Lei sara' anche della polizia, ma adesso mi aiuta qui!", Gardener non si accorse del suo sguardo ostile e si lascio' spingere nella serra, tra le orchidee, lanciando un'occhiata verso l'uomo moro che correva ormai lontano.
"Cos'e' questo?", Gardener si era chinato e aveva raccolto da terra una piccola linguetta verde, somigliava ad un pezzetto di lingua di serpente, "e' stato qui!" e si precipito' fuori, verso l'uscita del parco.

Le prime grosse gocce di pioggia segnavano l'asfalto di macchie scure, mulinelli di petali di fiori di glicine roteavano ai suoi piedi, pollini cadevano come fiocchi di cotone, stava voltando l'ultimo angolo prima del cancello di uscita dal parco e quello che vide lo paralizzo' dallo stupore, un uomo anziano in divisa da guardiano, in mano aveva una pianta, la pianta carnivora che assomigliava ad un serpente a sonagli, nell'altra mano una canna dell'acqua, ne usciva ancora un rivolo, pareva cosi' stupefatto che non si accorgeva che la pioggia lo stava bagnando, l'ispettore gli si mise di fronte :"che le e' successo?", "uno strano tipo, mi ha messo in mano questa pianta e poi ha preso la canna dell'acqua e ha iniziato ad annaffiare le rose nel prato... gli ho chiesto perche' annaffiava mentre pioveva e mi ha risposto in modo buffo, mi ha raccontato della differenza tra una goccia e il mare, ognuno e' una goccia diversa, mi ha detto, se la differenza la vuol notare la donna che hai nel cuore, e' bene, se la vuol notare chi vuol farti del male, allora e' male". Gardener gli batte' una mano sulla spalla e gli disse con dolcezza :"vada a ripararsi, prendera' freddo cosi'".

Con un nodo in gola raggiunse il cancello principale del parco, una macchina della polizia sgommo' verso un angolo del marciapiede spruzzando di acqua da una pozzanghera dei bambini che volevano attraversare, una musica rock da una radiolina di un'auto, una figura si stava allontanando velocemente, di spalle, il bavero di un impermeabile scuro rialzato, aveva in mano dei fiori colorati, Gardener si rimise a correre, un forte suono lo costrinse ad arrestarsi, un tramviere gli stava urlando dietro perche' stava finendo sotto il mezzo che attraversava le rotaie, :"passa, passa!", digrigno' i denti l'ispettore, quando passo', non c'era piu' nessuno dall'altra parte. "Ispettore! Li abbiamo presi, venga presto!", un poliziotto gli era spuntato alle spalle e Gardener lo segui', stupefatto e con il cuore pesante.
Gli agenti stavano discutendo animatamente con un signore che proteggeva un bambino dallo sguardo spaurito :"ma come vi permettete, io sono il sindaco, restituite subito a mio figlio la pianta carnivora che gli ho appena comprato per il suo compleanno!".

Gardener era immobile al centro della strada, le mani aperte verso il cielo, insensibile alla pioggia battente, il suo viso ruotava e osservava gli infiniti terrazzi che davano sulla piazza, brividi di freddo dalle spalle gli scendevano verso lo stomaco.


Roberto Mahlab
Amministratore

Inserito - 28/12/2003 :  21:42:27

IV

L'uomo moro pose nei vasi il substrato di muschio, foglie e corteccia di conifere, appoggio' le radici aeree delle orchidee, giro' i fiori verso il vetro della finestra, si accerto' che fosse ben chiusa in modo che venisse mantenuta una temperatura interna accettabile, osservo' la pioggia che cadeva all'esterno, ando' in cucina e riempi' un annaffiatoio, bagno' le orchidee con attenzione e senza esagerare, sapeva che gli eccessi idrici erano dannosi per quelle piante, ripose gli attrezzi nello stanzino e poi lascio' l'appartamento.

Il mattino dopo l'ispettore Gardener era nel suo ufficio, dalla grande vetrata osservava la pioggia che nascondeva i terrazzi della citta', tremava dalla febbre, continuava a starnutire e a tossire, il telefono squillava ma non aveva nessuna intenzione di rispondere, sapeva fin troppo bene che era il sindaco. Bussarono alla porta, rispose di entrare, rassegnato, sarebbero mai finite le cattive notizie quella settimana?
"Buon giorno ispettore, vuol vedere i giornali, le edizioni straordinarie?", "non vedo l'ora" rispose sarcastico Gardener alla donna poliziotto, ma alla prima occhiata riusci' a sbiancare nonostante il suo viso fosse gia' pallido per l'infreddatura, si sedette pesantamente, una grande fotografia a colori campeggiava sul quotidiano di maggior tiratura sotto al titolo "Mad Sprinkler beffa la polizia". L'articolo non concedeva nulla :"mentre le forze dell'ordine presidiano i terrazzini, l'inafferrabile annaffiatore pazzo riempie gli interni degli appartamenti di orchidee".


Gardener era impietrito, l'agente se ne stava andando quando un dettaglio di cui si era accorta la arresto' :"ispettore...", "si'?" rispose l'uomo con tono stordito, "il girasole che le sue ammiratrici alla centrale le avevano regalato, sulla sua scrivania, non le e' mai capitato di farsi venire in mente di dargli un po' d'acqua ogni tanto?" e usci' sbattendo la porta.
Gardener alzo' gli occhi e il girasole piegato verso il basso e dal gambo quasi giallastro parve osservarlo con rimprovero dal centro della corolla.

Amava camminare di sera sul bordo del marciapiede, sotto i grandi alberi del parco, era inverno, la neve cadeva ed aveva gia' ricoperto di un primo lieve manto il terreno, i lampioni accesi illuminavano la strada deserta, era freddo ed era tardi, solo i suoi passi risuonavano soffici, a volte si divertiva a sovrapporli a quelli delle orme di chi vi aveva camminato in precedenza, quasi a voler nascondersi, altre volte premeva sulla bianca coltre come a voler rendere visibile il suo passaggio, un ramo gli sfioro' il volto, Mad Sprinkler apri' una mano e vi poso' il fiore di orchidea, poi si allontano' nel buio, camminando all'indietro per imprimersi nella mente quel pezzetto del mondo al contrario.


The end

The orchid's kiss - A Sherlock Gardener's mistery
Casting:
Sherlock Gardener............Nicolas Cage
Orchid woman..................Julia Roberts
Mad Sprinkler...................Richard Gere
Music performed by......The Royal Concerto Ensemble Simphony Orchestra
Produced and directed by......Quentin Robertino
@BBPP - Bad Behaviour Pictures Production - Concertwood - December 2003 - All rights reserved.
* Le orchidee sono state fotografate nel vivaio dell'autore del racconto.

Roberto Mahlab
Amministratore

Inserito - 28/12/2003 :  21:49:40
La serie completa dei racconti dell'ispettore Gardener e Mad Sprinkler (in ordine cronologico):

Un canto silezioso/1 (13 gennaio 2002)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=177

Un canto silenzioso/2 (13 gennaio 2002)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=178

Aspettando la pioggia/1 (13 gennaio 2002)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=179

Aspettando la pioggia/2 (13 gennaio 2002)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=180

L'autunno dell'ibisco (6 dicembre 2002)
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=2603