NevicataLa bella regina, Signora d’inverno,
coperta d’un manto di candida trina,
arriva dal cielo in punta di piedi,
su l’ali del vento, soave danzando,
nei turbinii d’aria giocosa scherzando,
porgendo leggera i suoi fragili doni;
il primo fiocco nell’aria biancheggia,
la prima neve nell’aria volteggia,
ecco compare un minuscolo fiore
sull’esile ramo di un albero spoglio.
Il bianco nevischio ora veste la terra
donandole un nuovo splendore.
La grigia città ha cambiato colore,
s’è trasferita in un mondo di fiaba,
dove si narra di mondi crudeli,
dove imperversano i venti polari ;
dove si piange, si soffre, si muore
a causa del gelo invernale.....
La piccola fata si muove a fatica...
faldoni più grandi fioccano grevi,
la bianca regina cade al suolo.... sfinita.
Dorme per giorni sul duro terreno:
i suoi gioielli, cristalli di neve,
poco alla volta si sciolgono al sole.
Diafano il volto, il cuore annacquato,
ella piange...si disfa
....poi..... muore.....
elena