Concerto di Sogni
Main sponsor: Ideal Gomma Sport Sas
Think and Make It!

Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



 Home   Elenco Autori   Forum:Elenco Argomenti   Eventi attuali e storici    Le prime pagine   Link  
Utente:
 
Password:
 
Salva password Dimenticata la password?
 
 tutti i Forum
 6 Musica e Canzoni
 "Sottomarino"di Amedeo Minghi
Condividi
  Versione per la stampa  
Autore Tema Precedente Tema Tema Successivo  
Paolo Talanca
Senatore


Italy
162 Inseriti
124 Gold
167 Punti Rep.
Inserito - 10/01/2005 :  19:14:21  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Paolo Talanca  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Paolo Talanca
Pubblico questa mia analisi grazie alla gentile autorizzazione di Stefano De Martino, patron del Premio Lunezia che è il riconoscimento al valore letterario nelle canzoni italiane e che si svolge ogni anno nel mese di luglio ad Aulla, in provincia di Massa.

SOTTOMARINO
(Amedeo Minghi)

Quante stelle stanno al mare,
come il cielo al profondo,
al blu.
La risacca alle tue gonne,
l'orizzonte allo sguardo mio.
Ma la Luna è argento qui,
alle tue caviglie l'argento
della schiuma.
Mare d'amore sopra di me,
Ondina mia.
Mare di ferro sopra di me,
Ondina mia.
E quante miglia nel mio cuore,
un abisso una burrasca
tutte le conchiglie del mare
strette all'anima mia,
ma le perle ed i rami di corallo
collane che io lego per Te,
mare a questa spiaggia
quante onde all'Amore, e
che stella all'orizzonte.
Una stella accende il mare
Ondina,
buongiorno,
perchè il tuo cielo è blu
ma la schiuma sui miei sogni.
E il mare,
tra il coraggio e Te:
quanti cuori sotto il mare,
è tempo di partire per me
è tempo di affondare
è tempo di cacciare.
Ondina, dimmi:
quante navi stanno in mare,
se il sottomarino le dovrà colpire.
Se la risacca è di ferro,
Ondina,
tornerò a questa spiaggia
sopra questo mare
mare d'amore sopra di me
Ondina mia.
Mare d'amore sopra di me
Ondina mia.

**********************
La canzone parte con una similitudine che unisce la vita del cielo a quella del mare. Le stelle stanno nel mare perché l’acqua le riflette, catturandone le immagini. Da qui, lo stesso cielo riflette le profondità marine col suo blu intenso. L’accostamento della rappresentazione del cielo con quella del mare ha origine antichissima in poesia. Basti pensare che, ad esempio, per Saffo il cielo altro non era se non il mare visto dalla parte opposta. Raffigurato il luogo, Minghi comincia a farlo diventare mitico, quasi sognante, ed anche la musica è coerentemente rarefatta, sottile, ed il ritmo cadenzato.
La magia si completa con una luna argentea che dona il colore alle caviglie dell’amata, e che si accomuna all’argento della schiuma, intrecciando ancora elementi marini (schiuma dell’acqua) con quelli del cielo (la luna). Curioso il verso “la risacca alle tue gonne”, al quale non va cercata una spiegazione per non ammazzarne la poesia, secondo una idea che era tanto cara anche a Montale. Tuttavia la risacca può essere elemento di unione, per richiamare alla mente l’acqua riversatasi su se stessa nell’infrangersi delle onde contro un ostacolo.

Dopo questa situazione idilliaca, il cantautore si ritrova immerso nelle profondità del mare, quasi uscito dal sogno e restituito alla vita da sottomarino. E’ qui che per la prima volta nomina Ondina. Il sottomarino è, per destino, obbligato a vivere sotto il mare. Ondina, l’amata, è nella realtà lontana, in superficie, e si confonde tra le infinite altre onde che sono nel mare. Per giunta il “mare d’amore” stride nel contrasto con il ferro che il sottomarino si porta addosso.

Il ritmo a questo punto si fa più discorsivo, prosaico addirittura nel termine “burrasca”, e la poesia può tornare solo con le “collane di corallo” per l’amata. La musica qui si alza e con un perfetto climax Minghi valorizza ogni parola, la scandisce e la interpreta. Si muove per accumulazione di esperienze, con delle note lunghe di sottofondo che quasi disegnano lo spettacolo dei fondali marini.
Il sottomarino è costretto a fare un gioco “sporco”, a vivere nascosto nel mare per sorprendere le navi che sono in superficie. L’unica consolazione è il mare, è la vita marina. Quando si immerge, il sottomarino soffre per il distacco dall’amata Ondina. L’anafora “è tempo di partire per me | è tempo di affondare | è tempo di cacciare” svela una malinconia del distacco, per poi riproporre di nuovo una futura risacca (come detto, termine del ricongiungimento in questo testo), che però questa volta è “di ferro”. Se la risacca è di ferro, l’ondina ha sbattuto contro il sottomarino: è il ritrovamento, una riconciliazione.

Questo basta al sottomarino, ed anche la musica si accontenta, torna sottile, rarefatta. Il “mare d’amore” non è più di ferro, il ferro non pesa più e solo l’amore, solo il mare d’amore è sopra di lui.

-------------------------------
So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha veduto

   
Clicca qui per la scheda generale dell'autore
Altri testi dello stesso autore
Tema Un saluto a tutta l'isola da un veterano
Tema Patapàn
Tema Sulmona e i suoi caratteristici confetti
Tema Un momento di tristezza
Tema Pessimismo o ottimismo
Tema Nei piaceri si cerca invano la felicità
Tema Una serata tutta nostra
Tema ............
Tema "Chi sono?" e la poetica di Palazzeschi
Tema Incorniciato Più fresco e duro nelle terre spoglie
Tema "Duelli" in ottava rima
Tema Omaggio a F. De Andrè
Tema black out
Tema Mi presento...
Tema AUGURI AD ELENA
Tema Mille giorni di te e di me
Tema festa di compleanno sui Navigli 8 novembre
Tema Tanti Auguri Miss Ohara!
Tema L'acqua in....musica 
Tema Buon compleanno a Paolo Talanca
-----------------------------------------
Condividi
Vai a:

Pagina Caricata in :0,91
Imposta come tua pagina di avvio aggiungi ai favoriti Privacy Segnala Errori © 2001-2024 Concerto di Sogni - B.A. & R.M MaxWebPortal Snitz Forums Go To Top Of Page