Migrano destini
e uccelli
verso mete circuite
con la fantasia
nell'inverno
saturo di digerire
il ghiaccio
di giornate corte
senza luceContano
nel plagio di labbra
screpolate
lo strofinìo di mani
e di sbadigli
i ragionieri
sorridenti
per aver domato la satagione
con stecchito cappotto
e rimaste nella decenza
l'usura di due scarpe
unte col grasso di maiale
Inseguono le lingue i canti
per il corredo di donzelle
e lo sbarco del lunario
salutato da mani che
percuotono pance
E tu amore mio
eserciterai
la bellezza del tuo dono
per uccidere il risveglio
di natura del mio cuore
mentre sputerò il fiato grosso
per rincorrere
...l'impossibile
le mie labbra
una ventosa
sul nettare del tuo seno
stordito dai profumi
orgasmo dell'ennesima primavera
che mi passa indifferente
veloce....accanto
-------------------------
Da:Soste precarie
www.santhers.com
michael santhers