Alice Torrini
Senatore
Italy
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Inserito - 28/02/2005 : 11:21:53
PARTE SECONDAPassavano i giorni e il Giovane Rospo andava e veniva dal Prato alla sua Rosa, dal Ruscello ad essa e le raccontava di come le chiocciole giocavano scherzi ai granchi d'acqua e di come farfalle ed api, si contendessero i migliori pollini di rose e caprifogli, delle lotte frai cervi volanti del vicino Querceto e di come una grossa mantide religiosa avesse divorato in un sol boccone una locusta migratoria, dopo averla paralizzata tra le sue potenti falangi raptatorie e adunche. La dovizia di particolari con cui il Giovane Rospo descriveva gli avvenimenti di cui era testimone, mandavano in visibilio la Rosa che, bene o male, passava sopra al fatto che il suo amico, pur essendo verde e lucente, era sempre più verrucoso e grosso. Un giorno il Giovane Rospo se ne uscì con una frase strana, che spaventò alquanto la Rosa. - Mi hanno detto che sta per arrivare l'Autunno e con esso la Pioggia, che il Ruscello diventerà un Fiume e tu sarai strappata via dalla riva! - - Che cosa dici, amico Rospo, vuoi burlarti di me? Quando mai l'acqua ha fatto male alle piante? - lo apostrofò la Rosa. Il Giovane Rospo tutto serio continuò: - Non sto scherzando, amica mia, è stato il Gufo che lo diceva ai Tassi, stava raccomandando loro di spostare le tane perché senz'altro sarebbero state allagate. Così io ho pensato che, siccome le tane dei tassi sono più in alto di quanto non sia la spiaggetta dove viviamo, anche qui sarà tutto allagato e tu affogherai di sicuro, se non sarai addirittura strappata via! - Il Giovane Rospo non era stato molto delicato, ma era andato dritto al nocciolo della questione, sperava così di scuotere la sua amica Rosa e spingerla ad appoggiarsi totalmente a lui, che aveva già in mente un piano per risolvere la questione. Però non ottenne l'effetto sperato perché la Rosa fu colta da una crisi isterica e agitando antere, stami, pistillo, petali e sepali, strillò terrorizzata: - Brutto Rospaccio verdastro vattene via da me, voglio un amico, un compagno di chiacchiere, non un terrorizzatore di rose solitarie! - - Ma... ma io volevo... io volevo solo..- cercò di replicare il Giovane Rospo. - Basta, sparisci dalla mia vista.- tagliò corto la Rosa. - Ma rimarrai nuovamente sola, Rosa, chi ti racconterà le storie e gli avvenimenti del Prato e del Ruscello?! - - Non hai detto che tra un po' il Ruscello mi strapperà via e che morirò, e allora cosa vuoi che mi importi?! E poi: meglio soli che male accompagnati!- La Rosa concluse così la sua conversazione col Giovane Rospo e alzò i suoi petali e sepali in modo da negare i suoi magnifici colori alla vista del povero innamorato, che se ne andò sconsolato e triste, risalendo per l'ultima volta a saltelli la sponda del Ruscello. (continua)
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