Addio Mario.
Perché quando ti chiesi di disegnarmi il volto di un dio tu mi guardasti con i tuoi occhi lucidi.
Non so dove sei andato, non so se sei andato. Di certo però la tua poesia è arrivato al tuo caro fattore, e si rispecchia negli occhi lucidi di un bimbo che nasce e di una madre che l'accudisce.Questo è il mio addio ed il tuo arrivederci. Da un ragazzo che tu di certo non ricordi e che non merita e non crede al tuo dio, e di certo non è capace di amare come te.
Metto qui una delle tue prime poesie.
Addio Mario, grande grande grande grande poeta.
per Mario Luzi
ALLA VITA
Amici ci aspetta una barca e dondola
nella luce ove il cielo s'inarca
e tocca il mare, volano creature pazze ad amare
il viso d'Iddio caldo di speranza
in alto in basso cercando
affetto in ogni occulta distanza
e piangono: noi siamo in terra
ma ci potremo un giorno librare
esilmente piegare sul seno divino
come rose dai muri nelle strade odorose
sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo
e in lui una verità che precede
intrepida, un sospiro profondo
dalle foci alle sorgenti;
la Madonna dagli occhi trasparenti
scende adagio incontro ai morenti,
raccoglie il cumulo della vita, i dolori
le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita.
Le ragazze alla finestra annerita
con lo sguardo verso i monti
non sanno finire d'aspettare l'avvenire.
Nelle stanze la voce materna
senza origine, senza profondità s'alterna
col silenzio della terra, è bella
e tutto par nato da quella.
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So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha veduto
Edited by - PaoloTalanca on 28/02/2005 15:01:48