C’era una volta….. un angioletto di nome Tiko, che come tutti gli angioletti viveva nel cielo sopra le nuvole.
Di giorno, Tiko non aveva nulla da fare perciò saltellava da una nuvola all’altra nell’attesa che arrivasse la notte dove poteva iniziare a svolgere il suo compito.
Già vi chiederete… quale era il compito di Tiko? Dato che ogni angelo ha un compito… Lui n’aveva uno molto speciale… aiutava i bambini nei loro sogni. Quando di notte le mamme avevano rimboccato le coperte dei lettini e spento le luci, lui osservava i bambini dalla sua nuvoletta e quando ne trovava uno che non riusciva a dormire interveniva.
Era sempre vigile dato che l’angelo padre si raccomandava sempre che il suo lavoro era molto importante e non poteva permettersi distrazioni.
La notte Tiko la passava in compagnia della sua nuvola, spostandosi molto velocemente nel cielo notturno e quando udiva qualcosa di strano andava a controllare. Magari era un brutto sogno o un mostro immaginario nascosto nell’armadio ma quella notte quel che Tiko udì era un pianto diverso, inconsolabile, pensò a nuovo mostro perché non aveva mai udito nessuno piangere così.
Prontamente si diresse verso la casa da dove proveniva quel pianto che non aveva mai udito.
Dall’alto vide il bambino che era seduto sul letto stringendo un pupazzo, più che stringere sembrava strozzarlo. Fece abbassare la sua amica nuvola fece la solita magia aprendo la finestra e si mise di fronte al lettino del bambino singhiozzante.“Perché piangi?” disse Tiko.
“Ma tu chi sei?” disse il bambino smettendo subito di piangere
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“Io sono Tiko il tuo angelo della notte, invece tu sei Tommy, giusto?” disse Tiko “Dimmi che ti succede per avere un pianto così, quale mostro, hai visto?”
“Non sto piangendo!” disse Tommy “E poi come fai a conoscere il mio nome?”
“Uhm non raccontare bugie, sai ti ho sentito che piangevi” disse Tiko “ il tuo nome lo conosco perché sono io che di notte veglio sul tuo sonno, sei stato affidato a me”.
“Sei un angelo?” disse Tommy sorpreso “non ci credo.”
“Come non ci credi, secondo te allora con queste ali chi sarei una fata?” disse Tiko osservando Tommy.
“Beh potresti esserti mascherato, anche se carnevale è già passato da molto tempo” disse Tommy.
“ Mascherato? Se non mi credi allora guardami bene……” e cosi dicendo Tiko si mise a svolazzare intorno al lettino di Tommy!!
Tommy lo osservò stupito e si rese conto che era veramente un angioletto! Guardava il volo di Tiko e le acrobazie che faceva sopra il lettino e nella sua stanza.
Poi ad un tratto Tiko si mise alla sponda del letto e si sedette.
“ Ed ora, mio piccolo amico vuoi dirmi perché piangevi??” disse Tiko con una voce molto dolce “Sai io ti posso aiutare!”.
“ Si, hai ragione piangevo perché ero molto triste… sai Tiko, oggi i miei genitori mi hanno detto che avrò un fratellino, lo so che dovrei essere contento sento tutti i miei amici che hanno dei fratelli e delle sorelle che si lamentano di loro, perché gli rubano i giochi e così, accidenti, non riesco ad essere felice di questa notizia!” disse sconsolato Tommy.
“ Sai i miei amici mi hanno detto che quando arriverà lui, la mia mamma e il papà lo riempiranno di coccole e attenzioni e, si dimenticheranno di me, poi mi ruberà i giocattoli, distruggendoli e non potrò sgridarlo perché lui è piccolino e non capisce….uffa”.
Tiko era seduto ed osservava Tommy senza dir nulla.
“ Allora mi hai sentito Tiko è per quello che piangevo. Perché il mio amico Luca mi ha detto che la sua sorellina è una vera peste, gli rompe tutti i giochi!!”disse preoccupato Tommy.
A quel punto sorridendo Tiko disse con molta calma ” Tommy lo sai, che sei stato piccolo anche tu? Sai quando sei arrivato la casa si riempì di gioia, i tuoi genitori erano così felici di averti dato la vita.”
“No, non mi ricordo, ero cosi piccolino… però so che i miei genitori sono felici di avermi con loro” disse Tommy “Ma tra poco arriverà il fratellino che avrà più bisogno di loro e non mi vorranno più”.
“ Allora, adesso chiudi gli occhi così viaggeremo un po’ insieme, ti farà vedere una bella cosa” Disse Tiko prendendo la mano di Tommy.
Insieme salirono sulla nuvola di Tiko e si diressero verso il cielo
“Dove andiamo?” disse Tommy
“Vedrai, non avere fretta e tieniti forte” disse Tiko.
Il cielo della notte prese dei colori diversi, le stelle che erano nel cielo pian piano sparivano e quello che apparse a Tommy era un luogo famigliare, che aveva già visto. La nuvoletta aveva portato Tiko e Tommy in un luogo magico.
“Guarda laggiù la vedi la culla??” disse Tiko “ In quella culla c’è un piccolo bambino, sei tu…Guarda la tua mamma e il papà come sono felici…”
“Si è vero sono io. Com’ero carino! Certo ho proprio portato la felicità ai miei genitori vero?” disse Tommy incantato. “Ma dove siamo?”
“Tommy, il luogo dove ti ho portato è sempre casa tua, ma per magia ti ho fatto tornare indietro nel tempo a quando sei arrivato sulla terra a portare allegria e gioia!” disse Tiko osservando Tommy.
“Si, è vero” disse Tommy.
“Guarda ancora Tommy, è notte e tu non dormi per nulla hai dolore alla pancia e stai piangendo, vedi i tuoi genitori sono svegli, ti stanno coccolando cantando la ninna nanna…..” Disse Tiko osservando la reazione di Tommy.
“Sì ma stavo male ed è normale che piangevo, no?” disse sbuffando Tommy.
“Uhm, ora qui stai giocherellando per la casa….” Disse Tiko.”Vedi cosa stai facendo?”
“ Ma quello è il telecomando della tv, se lo butterò per terra si romperà!!” disse Tommy impaurito.
“Infatti, lo hai buttato per terra e si è rotto. Sai eri molto curioso, vivace e toccavi ogni cosa in casa! Vedi che i tuoi non ti hanno sgridato, ti hanno solo ripreso e fatto capire che certe cose non si fanno, ma non per questo hanno smesso di volerti bene.”
“Si, ero proprio birichino, e avranno sicuramente portato tanta pazienza” disse Tommy.
“ Tommy, tutti i genitori amano i propri figli dandogli tanto amore perché hanno un cuore grandissimo e sai, possono avere anche 10 bambini e voler bene a tutti e 10 indistintamente” disse Tiko ” Non devi preoccuparti che i tuoi genitori ti vogliano meno bene quando il tuo fratellino nascerà, anzi ti dirò di più, quando il tuo fratellino nascerà avrai un compito come me, e sarà meraviglioso quello che fari! Sarai un fratello maggiore e ti occuperai di insegnargli molte cose e giocherete assieme e lui avrà tanto da imparare…. Da te!” disse Tiko.
“Ora osserva meglio cosa vedi?” disse sempre Tiko.
“Due ragazzi che giocano a palla” disse Tommy incuriosito.
“Sei tu con tuo fratello, gli hai insegnato tu a giocare a pallone!” disse Tiko.
“Io?” disse Tommy stupito.
“Sì tu insegnerai a tuo fratello a giocare a pallone” disse Tiko divertito.
“Insegnerò io a lui?? Come fa la maestra a scuola? Gli insegnerò a giocare a calcio allora…e magari a fare gli aeri di carta, sai sono bravissimo!!” disse Tommy contento.
“ Tutto quello che vuoi Tommy e vedrai sarà bello crescere assieme!” disse Tiko.
“Si hai ragione Tiko” disse Tommy.
“Ora torniamo a casa, nella tua stanza, spero di averti fatto capire che la paura che hai nel cuore e che ti preoccupa diverrà gioia se la saprai affrontare” disse Tiko
Tiko prese la mano di Tommy e fece partire la nuvola per tornare nella stanza di Tommy. Tommy si stringeva forte a lui e Tiko capì che era sereno e non avrebbe più avuto timori. Anche questa volta Tiko aveva aiutato un bambino nel suo pianto ed era felice perché sapeva che Tommy avrebbe trovato presto la felicità di avere un fratello.
Arrivarono in un lampo nella stanza di Tommy, e dai suoi sbadigli Tiko capì che aveva sonno.
“Tommy ora entra nel tuo letto, chiudi gli occhi e sogni d’oro!” disse Tiko
“Sì Tiko sono proprio stanco, sento i miei occhi che si chiudono, grazie Tiko per essere il mio angelo” disse Tommy che con il sorriso sulle labbra si addormento’ in un batter d’occhio.
Tiko lo osservo mentre si addormentava, saltò sulla sua nuvoletta e tornò nel cielo a scorrazzare lassù soddisfatto di quello che aveva compiuto, e dall’alto vide che Tommy stava sognando felice poiché stava insegnando al suo futuro fratello a costruire un aereo di carte, e sorrise.
La mattina seguente, quando la mamma andò a svegliare Tommy, lui mise la sua manina sulla pancia della mamma, avvicino il viso verso il fratellino e disse:
“Dai fratellino, sbrigati ad arrivare nella nostra casa, nella nostra famiglia, ci sono tante cose che ti devo insegnare e far vedere” disse Tommy felice “Sai, giocheremo a pallone insieme e ci divertiremo tanto!”
Detto questo accarezzo la pancia della mamma e la guardò e si sentì grande… un fratello maggiore… come aveva detto Tiko, guardò verso il cielo cercando la nuvoletta sulla quale avrebbe trovato il suo angelo e lo salutò
“Tommy chi stai salutando?” disse la mamma di Tommy.
“Nessuno mamma salutavo il cielo che è cosi grande e bello!” disse Tommy.
“Sei strano questa mattina e mi sembri più grande!” disse la mamma.
“Sì mamma mi sento grande!!” disse Tommy.
“Mamma, senti anche tu avevi un angioletto quando eri più piccola?” disse Tommy.
“Tutti noi abbiamo avuto un angioletto” disse la mamma.” Perché?”
“Perché questa notte ho conosciuto il mio e mi ha fatto capire quello che mi faceva paura” disse Tommy
“E come si chiama?” disse la mamma accarezzando Tommy sulla testa.
“Tiko!” disse Tommy guardando il cielo.
“Sai, anche il mio si chiamava Tiko e veniva sempre quando la notte piangevo.” Disse la mamma.
“Si è un bravo angioletto e sono felice di averlo come amico” disse Tommy sorridendo felice.
Rimise la mano sulla pancia della mamma e pensò “ Fratellino, penso proprio che quando nascerai io e te insieme formeremmo una bella coppia, poi non ti preoccupare, appena arriverai qua ti presenterò il mio angelo Tiko, lui sarà lì sulla sua nuvoletta e quando noi faremo brutti sogni lui arriverà con la sua nuvoletta e ci aiuterà!”
Ora Tommy era felice e non aveva più paura che il futuro fratellino gli avrebbe rubato l’affetto dei suoi genitori e felice si alzò dal letto. Guardo verso il cielo, vide passare di nuovo la nuvoletta con Tiko che lo salutò e gli sorrise. Nel suo cuore Tommy sperò che il tempo passasse in fretta. Voleva giocare con il suo fratellino al più presto.
autrici Anna Herm e Katiuscia
Edited by - anna herm on 06/04/2005 15:46:20