Luigi Mannori
Senatore
Italy
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Inserito - 10/04/2005 : 17:46:57
Non chiedo tantoE guardo il soffitto scrostato, il lurido tetto... ...lo sguardo distratto e annoiato. Sul muro il ritratto di un bimbo, sembra tanto mio figlio: mi guarda, il suo viso è imbronciato.
"Bella" lui dice e strofina il suo viscido corpo; vorrei gridare, fuggire... ...un nodo stringe la gola. Sorda ai suoi inviti lo lascio frugare, il mio servizio ha comprato, la merce è un amplesso.
Alza a fatica il suo corpo, non regge più il fiato, sorrido e penso "hai finito?! Non mi guardare così, ti ho già dimenticato". Quattro parole per giustificare il tempo che occorre a vestire. Un grazie, un arrivederci, "speriamo fra poco".
Oltre la porta trascina il suo inutile amore: non resterai nel passato! Sarai nuovo persino la prossima volta, ma un nuovo che si reincarna ad ogni adescato.
Lenta mi vesto, mi trucco, ritorno giù in strada: gesto da automa adattato! Dentro una morsa di ghiaccio, lo sguardo nel vuoto. A stento trattengo il pianto.
Mentre giuro in silenzio che questa è l'ultima volta, un'automobile frena. La solita voce domanda il solito "quanto". Riesco a abbozzare un sorriso: "Son diecimila in camera, non chiedo tanto!"
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