marcello ravasio
Senatore
Italy
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Inserito - 08/05/2005 : 23:19:33
IL RISCATTO DELL’IDRAULICO
Da 3000 anni, la mummia di Tutankamon, riceveva implacabile una goccia di acqua che, da un pertugio dello scalino posto quasi sulla sommita’ della piramide “CHEOPE”, finiva dritta dentro il suo preziosissimo occhio di purissimo avorio, e la pupilla reale non riusciva a trattenere un’impercettibile guizzo di stizza. Ora basta, la sua pazienza millenaria, aveva raggiunto la fine! Detto fatto si alzo’ con tutte le bende, dal suo freddo sarcofago e , s’incammino’ attraverso un cunicolo che solo lui ed i suoi ingeneri conoscevano, verso l’esterno, alla caccia dell’introvabile amministratore del super-condominio “GIZA 2” Eh si, perche’ anche gli altri condomini di “CHEFREN” e “MICERINO”, non e’ che fossero molto soddisfatti dell’amministratore, anche a causa di esagerate bollette per il riscaldamento che, per colpa dell’elevata temperatura ambientale, procuravano seri problemi alle loro bende ed avevano anche insospettito la locale Guardia della Finanza dell’Alto Egitto. Ma ovviamente , con qualche pied a- terre ricavato nei sotterranei di “MICERINO” e qualche gita in battello sul Nilo, era riuscito a convincere della bonta’ della scelta di approvvigionamento del riscaldamento, nell’interesse di tutti i condomini e, specialmente del grande Tutankamon, unico abitante del freddo sarcofago centrale di “CHEOPE”. Ma questo non era l’unico motivo di nervosismo per il grande Faraone; infatti per tutto il giorno e tutta la notte, quella fastidiosissima SFINGE, continuava a ruggire od abbaiare o miagolare , non si capiva bene, e a nulla erano valse le proteste di tutti i condomini, anzi, loschi figuri della “security”, certi sciacalli della Anubi-Metropolice Cops, avevano cominciato a minacciare non tanto velatamente gli stessi condomini, con la promessa di sub-affittare gli spazi liberi delle piramidi ai lavoratori extra-comunitari italiani. I disgraziati condomini di “MICERINO” e “CHEFREN”, si erano anche rivolti per aiuto, tramite INTERNET, ad una nota associazione “I SOGNI DELLE MUMMIE”, ma essendo il proprietario del sito parente dell’amante della figlia del cugino del figlio dell’amante dell’amministratore, il loro intervento era stato fatalmente “stoppato”. Esce dunque Tutankamon nell’assolata piana di Giza e, naturalmente dell’ amministratore nessuna traccia, ma in un cantiere li’ vicino, ottenne l’informazione giusta dal sovrintendente: si trovava insieme al suo idraulico di fiducia, alle cateratte del Nilo, per poter finalmente, chiudendo un rubinetto, poter bloccare il flusso del Nilo e, costruire senza piu’ nessun vincolo, insieme a Zahi Hawass, il nuovo centro residenziale “LA MUMMIA 3”. Ma tutti i conti erano stati fatti senza l’oste, un arrabbiatissimo Tutankamon. Cavalco’ una terribile tempesta di sabbia e piombo’ sui due intenti a girare la manopola per la modica cifra di 380.000 tetradracma addebitata per intero all’ignaro condominio. Il primo a morire fu l’amministratore e, quando fu il turno dell’idraulico, questi gridando supplico’, in cambio della propria vita, di fornire assistenza gratuita a tutto il condominio, ma non solo, rivelo’ a Tutankamon, dove era prigioniera l’adorata moglie , il museo Egizio di Torino. Con il cuore che batteva all’impazzata, Tutankamon si precipito’ a Torino e liberata l’adorata consorte, volarono felici, nell’antica dimora del Faraone, completamente ristrutturata e bonificata dall’idraulico, dove in un turbine di passione, s’apprestarono ad una nuova luna di miele, lunga 6000 anni Marcello
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