Salomone Belforte & C,
la storica casa editrice ebraica livornese,
celebra nel 2005 il bicentenarioLa storia
L’avventura dei Belforte inizia esattamente duecento anni fa, nel 1805, a Livorno. Joseph Belforte, definito negli archivi della comunità “studente”, stampa a sue spese un libro di preghiere (di selichot) in ebraico. Nel 1834 il figlio Salomone apre ufficialmente la S. Belforte & C.
Attraverso i decenni, le generazioni che si susseguono, le guerre, i Belforte continuano stampare libri di preghiera curati ed eleganti, che si diffondono in tutte le comunità del Mediterraneo, dalla Turchia alla Grecia, al Libano, alla Siria, all’Irak, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, India.
Accanti a questi i Belforte stampano libri scolastici, per ragazzi, testi scientifici e romanzi: tra i loro autori ci sono E. Salgari, E. De Amicis, la poetessa Neera, illustrati da G. Fattori, V. Corcos, G. Micheli (maestro del giovane livornese A. Modigliani).
Con il 1938 e le leggi razziali tutto comincia a precipitare: i Belforte sono costretti a cedere la direzione e la proprietà della ditta ad amici non ebrei, e a cambiare nome in un meno pericoloso “Società Editrice Tirrena”. Ma continuano a stampare, finché i bombardamenti non distruggono i macchinari.
Oggi
Nel 2001 uno degli eredi Belforte, l’editore e gallerista Guido Guastalla, con i figli e alcuni soci, riapre la casa editrice-libreria, riportandola all’antico nome Salomone Belforte & C. In questi quattro anni la storica casa editrice ha pubblicato importanti testi di vario genere sull’ebraismo. Di Shmuel Trigano, sociologo franco-algerino dell’Università di Parigi-Nanterre, un saggio su “La memoria del popolo scomparso”, sui traumi e la perdita d’identità dei sefarditi cacciati dai paesi arabi. “Perché Israele” è un volume collettivo, con presentazione di Marcello Pera ed Emanuele Macaluso, e testi di importanti intellettuali e politici, da Peppino Caldarola a Bruna Ingrao, che è anche un resoconto di un viaggio di solidarietà e di approfondimento compiuto da un gruppo “trasversale” di persone, in Israele, nel 2002. Per la letteratura ebraica, Belforte ha pubblicato un racconto inedito di Sholem Aleichem, “Cantico dei cantici”, presentato da Elena Loewenthal e illustrato da Emanuele Luzzati. E sempre riccamente illustrati da Luzzati sono i tre volumi sul ciclo della vita ebraica: la nascita, il bar-mitzvà, il matrimonio, che è possibile personalizzare per un evento familiare lieto.
Il bicentenario
In occasione del bicentenario della casa editrice, Belforte ristamperà, in copia anastatica, uno dei suoi libri più amati e diffusi nel mondo: la celebre Haggadà di Pesach in ebraico e italiano, con illustrazioni in xilografie originali. Sarà possibile personalizzare, su richiesta, l’Haggadà, per regalarla a parenti ed amici.
Sarà inoltre pubblicato un saggio su “L’editoria ebraica a Livorno e la casa editrice Belforte”, a cura di Arthur Kiron dell’Università della Pennsylvania, che verrà presentato a Livorno, in novembre, in occasione di un convegno internazionale sul ladino.
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Salomone Belforte & C Editori librai dal 1805
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