E il mondo muore.
S’arresta la mia penna a margini di vita
sussurrano ancora speranza:
alveari di gemme rinchiusi in frammenti di genialità.Quel dolore, quel lacerante dolore struggente,
ti strazia il fiato
e intorno…
e tra le via, lunghe vie, strette, remote, mai viste
e tra la gente (ti applaude e ti umilia)
e tra i passi di donne avvenenti, fastidiose, sorridenti
tutto intorno:
è solitudine.
E il mondo muore,
prende significato in un accostamento di armonie,
ma non puoi vivere di sopravvivere.
E come te,
quante notti di lacrime celate,
quante verità false
quanti giorni ad aspettare
quante lune e quanti soli han vegliato su me, su te.
Per dirci –solenne dolcezza- : “Musica e Parole”
Shirin