-DA UNA CIMA DEL CASENTINO
Dalla vecchia ringhiera nera di ferro battuto
m’affaccio sul baratro che s’apre verso nord
di questo spartiacque tra il Tevere e l’Arno
e lo sguardo corre dallo scosceso crinale
spaziando dal Tirreno all’Adriatico mare.
Dai Sassi di Simone alle Balze acerbe
l’occhio si sposta e spazia fino all’Amiata
passando da quei fitti boschi
che in Appennino, sono la mia casa.
E pensiero sussulta e come falco vola
ai ricordi antichi che in questi scenari
mossero passi di gioia sfrenata
e speranza rincorsero tra queste faggete
dimora d’incanti e di magie segrete.
yama