Shirin
Senatore
Italy
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Inserito - 18/06/2005 : 03:25:23
So che è difficile da credere, ma un tempo ero l'aerografia di un casco da moto. Mio padre, se così posso definirlo, aveva trascorso molti mesi a disegnarmi: ero perfetta, ero la sua creazione più bella. Portavo una veste di seta bianca ed i miei occhi puntavano il cielo. Non so quando ebbi un'anima, ma probabilmente fu l'amore del mio creatore a concedermi di vivere. Ero così bella che me ne stavo su uno scaffale a fissare il soffitto, la sera entrava mio padre, prendeva in braccio il casco e mi scrutava. Mi chiamava bambina ed Io Esistevo, ero dentro la sua testa, ma esistevo. Accadde un giorno che mio padre dovette vendermi e con le lacrime agli occhi ricordo disse al mio compratore di non rovinarmi mai. Fu così che vidi il mondo. Questo compratore era un giovanotto pazzo che girava il mondo in moto, non aveva radici e la sua libertà mi piaceva. Ci trovavamo in un deserto quando accadde. La moto sbandò, il giovanotto perse il controllo e... volai... l'impatto fu così brutale che il casco si ruppe ed io mi frantumai al suolo. Fu quando il casco si ruppe che la mia anima rimbalzò fuori: immaginatemi come una stilla di pianto luminosa. Mi appoggia sul terreno arido e piano piano sbocciai come una farfalla. Dalla mia anima si formò un bozzolo e dentro aspettavo, aspettavo come uno aspetta di svegliarsi e mi sentivo protetta dai sogni. Poi un giorno spinsi con le braccia ed il grembo si ruppe. Ero la donna che mio padre aveva disegnato, ma ora ero una donna. Camminai a lungo fino a quando un motociclista mi vide e si fermo. Riconobbi la firma di mio padre sulla sua aerografia e gli chiesi di portarmi da lui.Quando mio padre aprì la porta i nostri occhi si riempirono di lacrime e anche se non ce lo dicemmo mai sapevamo che c'eravamo aspettati una vita intera. Shirin
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