Shirin
Senatore
Italy
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Inserito - 25/06/2005 : 04:14:23
Le hai spaccato l’anima. Lei non piangeva mai con nessuno, aveva paura di mostrare il suo dolore in pubblico e tu lo sapevi. Dicevi anche che soffriva da Signora, che era una vera Signora per questo. Ma sapevi che stava male. Sapevi che si era costruita la sua barriera di falsi sorrisi intorno pur di non guardare in faccia la realtà… La realtà è che siamo persone. La realtà è che abbiamo il diritto di star male. Abbiamo diritto ad aprirci con chi più amiamo. E lei quella sera si è aperta a te. Per la prima volta in 4 anni, si è aperta a te. E sai perché l’ha fatto? L’ha fatto perché sapeva di poter contare su di te, l’ha fatto perché un dolore tenuto nascosto così tanto ti ammala e sapeva che lei era già malata. Sentiva troppo, sentiva troppo le persone intorno, sentiva le loro emozioni e non le sue, sentiva i sentimenti e gli stati d’animo. E ne aveva paura… aveva paura del giudizio della gente e della loro ferocia. Poi, quella sera, era lì con te, le è venuto in mente tutto il dolore che aveva sentito e le lacrime le sono scese… Tu le hai baciato gli occhi e le lacrime e lei si è sentita amata. Poi la pesantezza del mondo che si era costruita le è crollato addosso ed una profonda stanchezza le ha rubato gli occhi. Ha dormito. E tu non c’eri più, non c’eri a proteggerle i sogni. Ti sei alzato con cattiveria e l’hai lasciata sola. Poi l’hai svegliata con malignità perché non eravate stati insieme, perché dormendo non avevate fatto l’amore, né vi eravate coccolati nel buio delle tue lenzuola. E così facendo, le hai spaccato l’anima. Non era tanto la pesantezza del tuo gesto preso di per sé, ma era l’insieme, capisci, era un momento troppo delicato per litigare. Quando lei si è svegliata e ha visto il tuo tono arrogante ha avuto paura e di nuovo, non ha più provato niente. Né rabbia, né dolore, né afflizione, solo mancanza di percezione. E come una scema ti diceva “ Non lo so, non lo so, non so perché è così, non so se saprò piangere ancora con te”Allora e solo allora, la paura ti ha assalito, hai capito d’aver sbagliato e hai pensato d’aver perduto tutto. Tutto ciò che lei rappresenta per te. Tutto ciò che lei è per te. Ma quella lei, quella lei dell’altra sera, aperta a te, io non so se saprò mostrartela ancora, non so se LEI (la ragazza solitaria e chiusa) è stata seppellita per sempre oppure riaffiorerà da qualche parte… ancora, ancora una volta, per te. Shirin
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