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BOULEVARD ST MICHEL
Fine ottobre.
Cominciano ad appannarsi i vetri
che danno sul boulevard
di questo bistrot vicino all'università.
Da un altoparlante toni rochi
di vecchie canzoni che si snodano
nei lamenti di una fisarmonica.
Le note
icone di un altro tempo
si mescolano all'odore del legno vecchio
del bancone appiccicoso
e all'aspro del fumo.
Alle pareti cimeli
autografi con dedica
vergati su foto in bianco e nero
sbiadite
cornici scrostate dal tempo
e in una
la poesia che scrissi per te
su quel pacchetto sventrato di Gauloise.
Nel profumo d'anice del Pastis
che anonimo turista oggi sorseggio
i miei ricordi volano e s'impigliano
nei fili della memoria
ad inseguire i sogni d'allora
dispersi
come le foglie morte svolazzanti
nel vento del Boulevard St Michel.
yama
(omaggio a Prevert)