frenkbull
Cittadino
Italy
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Inserito - 31/07/2005 : 10:05:53
Inizia agosto col solito labbro, infuocato sui piani pensili, teso ad unire pancia a pancia i giorni. Non saremmo cresciuti in fretta, così rompendo le scarpe sui giochi delle tenere perdute estati, o forse avremmo girato l'angolo salutandoci prima della sera, prima della notte; non saremmo cresciuti così di corsa se non avessimo riso di gran gusto ancora bimbi alle nocche delle madri. Torna agosto col solito passo vivo, sicuro tra i chiacchiericci delle cicale e ti porta come un velo spumeggiando al tuo uomo in attesa, perché sia qui spontaneamente srotolato il tuo abito da sposa. Non saremmo più noi, ora, se non passasse a torturarci la nostalgia e insieme, a gloriarci la meraviglia. Si sente per davvero il gelso grondare e appena in là, noi a convivare.
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