LA SALITASalivo e il cuore chiedeva una pausa,
salivo e il cielo mi inghiottiva,
salivo e l'aria mi sembrava spessa,
salivo con il pensiero del dolore,
salivo e a ogni passo pulivo un peccato.
Il verde si era spento dietro,
ne foglie, ne erbe, ne legni,
ma solo roccia, ciottoli e vette aguzze,
ero in quel sentiero dimenticato
unica porta aperta al mio riuscire.
Su senza più terra da raggiungere,
dove l'aquila usa prudenza,
il mondo è tutto un miracolo,
e la luce unica e divina
placa i miei occhi.
Mi convinco che l'opera della natura
reclama un creatore!
di Zanin Roberto