Una vita
Ho attraversato tempi
senza luce, perduti
come un fiume
silenzioso e nascosto
in notti senza luna,
per arrivare qui.
Mi fermo ad ascoltare
il respiro del vento,
mi parla di lontane
terre e di confuse
voci abbandonate
e disperse nell’aria.
Il pianto d’un bambino,
le risate e i richiami
di giochi nelle strade,
sussurri di passione
nelle stanze nascoste,
un ultimo lamento.
Un grido disperato
cresce senza parole,
diventa lacerante
silenzio nello spazio,
la ragione mancante
urlata da ogni cosa.
Nella mente ritorna
la calma d’un pensiero,
all’orizzonte appare,
sottile linea accesa,
la traccia d’un sentiero
tra le ombre fuggenti.
Chiedono quelle voci,
non svanisce l’attesa
d’ogni speranza infranta:
addormentarsi là
dove vanno a morire
i nostri sogni.
© Pietro Sassi
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