Sulle ginocchia posate a terra
il capo piegato su me stesso
strappo il male che dentro mi porto
e Ti mostro quanto è neroPerché se ognuno anela al chiaro
alberga dentro sé un mondo buio?!
Lande immense e desolate
s'espandono all'orizzonte dell'anima
da far tremar la mente
che in briciole si perde
Sconfitto nell'orgoglio
mi pongo a Te bocconi
e pace non so darmi
Il sole della vita è pieno di speranza
e dà senso il suo chiarore....
Ruggir di eventi sospingono lontano
e attentano alla lampada dell'anima
che esposta a furori di tempesta
è tremula
ma unico barlume resta alla mia vista
In questo impervio andare
inciampo e cado,scortico la pelle
e insanguinata è l'anima
e mi rialzo fino a estremo sfinimento
...ma Tu tacito rimani
e d'angoscia lasci che mi sazi
finché ne avrò la repulsione
da vomitarla tutta
questa melma oscura
Ti chiedo urlando
-pietà di questo figlio!-
che non ha forze da opporre alcun reclamo
ed è offerta posta sull'altare
Svuotato e ripulito son pronto a voci nuove
S'insinua novella brezza sulle lande oscure
che m'accarezza dolce
Nuovo sentire al mio esausto abbandono
e mi lascio trasportare