Una scintilla sfavilla nella notteIl silenzio attorno a me sussulta
Al suono di passi su foglie rapite
Un’ombra s’allunga verso di me
E con dita oscure tocca il mio cuore
Un brivido diaccio mi scuote
Mentre occhi vacui e snervanti
Scavano con forsennata abilità
Nei cupi recessi della mia mente
La mia vista ondeggia
E lacrime, come gocce di pioggia,
Rigano le mie guance incavate
Da una sofferenza indicibile
D’un tratto la scintilla riappare
E le dita oscure rilasciano la stretta
Sul mio cuore devastato
Braccia piene di calore mi sorreggono
Ed occhi color dell’acqua marina
Mi sorridono
Facendo nuovamente arretrare le tenebre...
18 Febbraio 2004