orchideanera
Senatore
292 Inseriti
104 Gold
297 Punti Rep. |
Inserito - 09/10/2005 : 07:00:45
Nel cuore di tenebra della Cambogia ho scoperto Angkor, inno solitario alla spiritualità khmer. Giungla,bassorilievi,statue, acque stagnanti,umidità, guerra, fiori di loto in un mondo dove tutto ondeggia nel disfacimento di una grandiosa e millenaria vegetazione tropicale. Enormi pietre disperse in un territorio vastissimo di solitudine e abbandono. Trecento templi costruiti nell'arco di trecento anni, appuntamento onirico e sconvolgente ritorno alle origini. Radici invadono enormi statue di pietra in mezzo a pappagalli multicolori, un viaggio che attraversa una storia che si lascia alla spalle una dolorosa Via Crucis. Giungla e umidità le padrone incontrastate del territorio in quella che una volta era una splendida metropoli con un milione di abitanti, motore del regno kmer, e aveva sede qui, al centro di questa distesa di templi dalle grandi mura di mattoni e dai monumentali ingressi con statue immense di giganti che afferrano serpenti,Buddha dalle mille facce sovrastati da elefanti di pietra che pescano fiori di loto con la proboscide. La strada corre silenziosa nella foresta nell'umidità dei monsoni, templi come sentinelle che sprigionano una grande religiosità nell'aria. Ed è magico di notte, con la luna piena, mentre fiochi lumi a petrolio punteggiano la foresta, pozzanghere di terra gialla creano paesaggi irreali con il cielo scuro che scende a pettinare le cime degli alberi, si incunea tra vestiboli e rovine mentre il buio implacabile scende a divorare tutto.
|