Sbarazzino
il vento sferza
tra le parole
di questa mio timido sussulto.Ruba
i brillanti colori dell’autunno,
e scivola
sui tasti del piano,
imitando
per gioco
gli armonici battiti del mio cuore.
Ma nulla è più mio.
Nulla è più.
Il tempo
mi ha privato
del tuo regalo più bello,
ha cancellato
l’udito dalle mie orecchie,
dal mio sguardo la vista,
dai miei palmi il tatto,
dalle mie narici l’olfatto
dalla mia bocca il gusto di
quel remoto attimo di felicità,
che mi colse
così deliziosamente
impreparata.
Ora smarrita lascio
vagabondare la mente
tra spettri
ed illusioni
impolverate.