Alle 5.30 di stamani il vento stava già lavorando per pulire il cielo, impetuose folate facevano rotolare, per le strade della città impreparata, i sacchi gialli e azzurri pieni di carta e di plastica messi fuori dalle case per la raccolta differenziata.
Fogli di carta si alzavano danzando candide coreografie in perfetto contrasto con il nero lucido del cielo terso,le stelle brillavano, scintillante fondo palco, dell’ultimo spettacolo della notte.
Tornata a casa richiusi gli occhi, mi riaddormentai sorridendo
inseguendo le insolite immagini delle vie scompigliate da quei turbini dispettosi……
Alle 800 sono di nuovo in strada, devo andare al lavoro,
c’è un sole così basso e limpido che non riesco a guardare,
che mi costringe a percorrere il vialetto di casa con gli occhi bassi,ma eccolo, d’improvviso una spinta da dietro mi sposta in avanti, "ciao!!..sono io ricordi stamattina???” sorrido quasi complice, realizzo lo splendido risultato del suo lavoro notturno,
il cielo è così terso che posso vedere la cima rosa delle alpi già innevate,il profilo della città vecchia è così chiaro da permettermi di riconoscere i fiori sui balconi ma per le strade uno scempio, cartacce e bottiglie di plastica sparse ovunque,cartelli stradali rovesciati e le piante del cortile sdraiate per terra, non faccio a tempo ad accennare uno sbuffo che lui mi scompiglia i capelli
sembra dirmi “eddai non fare così!, guarda che cielo azzurro, è merito mio!”, cerco di fare la persona seria ma lui impertinente, con una folata mi toglie la felpa aperta dalle spalle,sorrido quasi con malizia, simulando il disappunto, lui entra frusciando fra i rami di un salice e alzandoli come fossero le vele di una nave
mi sussurra “buonagiornata cara..”
monica dolci
monidol
guarda da vicino...