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Elena Fiorentini
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Inserito - 20/12/2005 : 12:54:04
" Quest'anno non resteremo senza pane" Ogni anno all'avvicinarsi delle feste di Natale la mamma pronuncia questa frase. Un bel giorno la nipotina le chiese: " Nonnina,perchè dici così?" Questa è la spiegazione. Il bimbo senza amici e senza pane *** racconto di Natale *** Il babbo era lontano per lavoro, ebbe un malattia e venne ricoverato in ospedale. La mamma lavorava e faceva molte strade avanti e indietro per andarlo a trovare. Gli dava l'assistenza che in genere i parenti devono dare ai loro cari: conforto con la loro presenza, biancheria, oggetti di uso quotidiano e magari un incontro con il medico. Dal 5 ottobre 1980 di quell'anno lontano si era arrivati alla Vigilia di Natale e dopo tre mesi il babbo era ancora in ospedale. La mamma non ricordava o non aveva capito che il pane per Natale e Santo Stefano andava prenotato. Il giorno dopo il panettiere era aperto. C'erano enormi sacchetti di pane da consegnare ai previdenti che certamente l'avrebbero avanzato e gettato via, perchè non tutti lo recuperano.La mamma scongiurò il panettiere di cui era cliente da anni, di darle almeno una michettina fragrante per Luigino che allora aveva cinque anni. Sperava che qualche cliente rinunciasse a 50 gr di pane per un bambino, avendo già tavole ricche. Non ci fu nulla da fare, non ottenne la michettina per sè e per il Luigino. A dire il vero il prestinaio le offrì del pane vecchio, che non volle accettare. La tavola apparecchiata per due persone era triste senza il pane e con soli due commensali e il ricordo del padre immobilizzato nel letto. In tavola non c'era nemmeno un bottiglia di vinello per la mamma, le avrebbe fatto bene alla pressione e alla mlinoconia. La mamma inventò una tortina salata, mise in tavola una bottiglia di gazzosa, qualche piccola ghiottoneria che trovò alla latteria di fianco al prestino e fu così inventata una giornata di festa.
Fece la tavola più bella e divertente possibile. Luigino si divertì a cercare oggettini graziosi per tutta la casa da mettere in tavola. In tutto il giorno non si udì squillare il telefono e nessuno si fece vedere. La mamma era troppo affaticata per prendere iniziative. °°° Sono passati molti anni oramai: Luigino è cresciuto, ma qualsiasi cosa accada , mai più un Natale senza pane.
Elena Fiorentini
Edited by - Elena Fiorentini on 22/12/2005 09:43:12
Edited by - Elena Fiorentini on 22/12/2005 09:43:59
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Elena Fiorentini
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Inserito - 21/12/2005 : 14:37:25
Osservazioni: Questa è la storia di una mamma che per tutta la vita si rammaricava per non essere riuscita a dare di più al suo bambino durante le feste di Natale. Per la precisione del pane appena sfornato, che riteneva la più grande ricchezza che si potesse avere. Onestamente non avrebbe potuto fare di più,tuttavia non manca ogni anno, durante l'approssimarsi delle feste di fine anno, di rammentare qull'episodio oramai lontano. Il problema vero, in realtà, consiste nel fatto che non era riuscita ad evitare che i guai dei grandi, per quanto seri, ricadessero sui più piccoli e innocenti bambini. E' per questo motivo che, senza ulteriori indugi e senza soffermarmi su altri particolari, ho voluto raccontare ai più piccini, nel modo più semplice possibile, la storia del bambino restato a Natale "senza pane e senza amici" . Elena Fiorentini
Edited by - Elena Fiorentini on 22/12/2005 10:34:04
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brazir
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Inserito - 21/12/2005 : 16:21:24
....tenera e dolce come sempre... sai toccare corde davvero "speciali" . Grazie!Br@zi® http://brazir.altervista.org |
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