I ricci
timidi
amano l'oblìo
hanno il cuore aquilone
impigliato nelle spine
aspettano il vento della notte
all'ombra di luna
per liberarsi
lontano da occhi indiscretiSono una metafora
degli amori più puri
quando il desiderio
si fa fragole allo sguardo
e ghigliottina lo sguardo
Sono animali tristi
inadatti al progresso
vincono la fame di un leone
e muiono banalmente
sulla pelle di un catrame
Sono un capriccio di Dio
nè nel salutarsi
nè in amore
non possono mai abbracciarsi
ma forse la loro estasi
è...la solitudine
vittoria sulla chiassosa
arroganza
dei perfetti umani
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Da:Vetriolo
www.santhers.com
michael santhers