Un bacio al fondamentalismo
di Tommaso Nannicini

La giovane regista marocchina Laila Marrakchi, nata 30 anni fa in Casablanca e residente in Parigi, ha da poco girato il suo primo cortometraggio: “Marock”. Il film fotografa uno spezzone sconosciuto di società marocchina: la vita degli adolescenti della ricca borghesia di Casablanca, e il loro oscillare (spesso schizofrenico) tra mode occidentali e tradizioni locali. La pellicola, non ancora uscita in Marocco, sta già suscitando un gran polverone in quel paese. Oggetto dello scandalo: il bacio che la protagonista Rita, 17 anni, scambia con Youri, un ragazzo ebreo. Contro questo bacio “interconfessionale” si sono già scagliati in molti. Un famoso regista, Mohamed Asli, ha convocato una conferenza stampa per definire il film “insultante per i marocchini”. Il sindacato degli attori lo ha definito portatore di “una ideologia che denigra i valori del Marocco”. Un partito islamista all’opposizione ha chiesto al governo di vietare la diffusione della pellicola. Molti gruppi fondamentalisti si stanno preparando al boicottaggio in ogni caso. Per fortuna, nonostante tutti questi polveroni, un vento di speranza viene dalle giovani generazioni del mondo arabo. Cari fondamentalisti, vi sconfiggeremo. Vi riempiremo di baci.

Saluti Fulvio