Tutti i giorni
alla ricreazione
degli angeli
stanchi di sorvegliarmi
la vita greve
vengo
in questo cimitero
di parole senza voce
porto i crisantemi
all'anima
e coi vedovi del tempo
ci aiutiamo a rinnovare
epitaffiSiamo figure tetre
chiamati poeti
che hanno sepolti i visi
e con l'inchiostro
cercano la luce
disegnano nell'aria
nuove identità
di prova
E' il buco all'acqua
del dito di un bambino
il ricordo impresso
che lasciamo
Un giro tra i viottoli
delle lapidi
col dolore congelato
l'esperienza
che raccontiamo
illusi di un'ascolto
che altro non è
l'eco inconscio della nostra
paura dei morti
che stiamo ignari
col cuore muto
....raggiungendo....
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Da:Vetriolo
www.santhers.com
michael santhers