Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 26/03/2006 : 10:09:50
RACCONTO PRURIGINOSORenato quel fastidioso pizzicore a dispetto d’ogni cosa l’aveva sempre avuto accompagnandolo in ogni tappa della sua vita. Cresciuto con quel noioso handicap , da piccolo la mamma lo fece visitare da un famoso otorinolaringoiatra milanese prima ,poi da un valente allergologo romano pagando una bella cifra in euro ma il prurito di natura allergica diagnosticato alfine e provato a curarlo con grandi sacrifici nato con lui rimase insieme a lui per il resto dei suoi giorni. Anche quando incontro l’amore della sua vita il prurito al naso era sempre presente . Si sposo strofinandosi il naso al punto da farlo diventare rosso come un peperone. Un attimo di panico durante quella cerimonia lo provarono tutti il buon parroco che officiava il rito e i restanti presenti alla cerimonia. Quando come un contagio fulminante quel prurito si propago a macchia d’olio creando una situazione di smarrimento totale ,ognuno provò a nascondere quel fastidioso prurito soffiando il naso ripetutamente o aspirando spray nasali provocando grande ilarità tra gli invitati tutti. Una volta sposato riprovò ad andare da medici famosi per avere una giusta cura. Girò e rigiro tanti studi specialisti non ci fù nulla da fare il prurito persisteva e si faceva ancora più intenso quando incominciò a provare le cocenti delusioni della vita d’ogni giorno. Una sera guardando la televisione un illustre professore proponeva una cura palliativa un prodotto contro quel fastioso prurito. Telefono immediatamente, la moglie in lacrime per la gioia stappò una bottiglia di spumante per l’occasione Forse l’incubo stava per finire pensò grattandosi il naso. Pagò una discreta somma per quell’unguento miracoloso ma ahimè non ci fù nulla da fare. Il prurito era sintomatico legato al suo bisogno di scoprire e di percepire il bene ed il male Dopo tutti gli sforzi fatti dovette arrendersi a convivere con quel suo fastidioso prurito . Il lato buono della faccenda è che poteva scoprire facilmente sé ciò che gli stava davanti era cosa buona o sbagliata . Un campanello d’allarme che suonava ogni qual volta se ne presentasse l’occasione o si trovava a prendere decisioni al quanto serie. Cosciente del fatto che grattarsi non serviva a nulla perché il suo prurito era in primis di natura esistenziale più che cutanea. Una forma di chiaroveggenza una emozione profonda, segreta diveniva per lui con il passare del tempo quella sua blanda malattia . Un modo di vivere ed essere . Un prurito nonostante ciò che rimase a lungo tempo fastidioso e contagioso per chiunque s’avvicinasse a lui al punto che narrando questa storia mi ha quasi fatto sentire il bisogno di strofinarmi il naso a causa del suo prurito, sarà questo un bene o un male?
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