-IL LUNGOMARE
Giornate lunghe di primavera
accompagnano a sera
i miei passi stanchi.
Fortunato, volgo lo sguardo,
non su grigi cementi
o su mattoni cupi di palazzi,
ma sul golfo, mai monotono,
dove la collina cade a capofitto
con la macchia impenetrabile
che sposa la quercia al mare.
Golfo mutevole
nei colori delle acque dove il riflesso
raddoppia prospettive di lampioni
e passeggiate a mare defilate e lontane.
E ancora mutevole
nei caldi tramonti dipinti sulle nubi
e nei profumi di sale
e nei suoni di una risacca pacata
che anche stasera
culla i miei sogni ad occhi aperti
mentre rientro a casa.
yama