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 Un tecnico imprudente
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Piero Sampiero
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Italy
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Inserito - 05/05/2006 :  10:30:54  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Piero Sampiero Invia un Messaggio Privato a Piero Sampiero
Venne da me un tecnico,che consideravo assolutamente equilibrato e competente, persona versatile nell'arte di arrangiare.

Doveva quel giorno verificare soltanto la linea interna del telefono e mentre si affacendava in alcune prove, mi venne in mente di continuare il mio lavoro, per il quale ero necessitato ad utilizzare il fax per l'invio urgente di un documento.

Malauguratamente, il rapportino d'invio non perveniva, in quanto la macchina non era ben impostata.

Fidando nella sua manualità ed inventiva gli chiesi se poteva correggere la relativa directory, considerando che il mio senso estetico m'impedisce di occuparmi di questioni meccaniciste, per le quali sono assolutamente refrattario e che qualsiasi opuscolo -contenente istruzioni sul funzionamento di qualsivoglia aggeggio - viene, fin dall'acquisto, immediatamente archiviato in luoghi, che diverranno irraggiungibili per la mia memoria, quasi si trattasse di un esorcismo diretto a mettermi al riparo da cattive sorprese.


Il buon tecnico, ignaro delle conseguenze del proprio gesto, sollevò di buon grado il coperchio della macchina, accortosi, nel frattempo, che la pellicola d'inchiostro si era esaurita, impedendo la stampa del report - opzione, grazie a lui, ormai intrododotta tra i comandi del fax.

La sindrome ossessivo-compulsiva, unita a quella d'accaparramento, mi aveva portato ad accumulare, in tempi ravvicinati, tre o quattro scatole di ricambi; e, pertanto, trovai naturale porgergli il rotolo per la sostituzione di quello già utilizzato.


Nessuno potrà mai credermi, ma l'operazione - apparentemente semplice - si tramutò in una serie di tribolati e vani tentativi per sfociare in un' imprevedibile diabolica situazione, dalla quale non si poteva uscire, a causa dell'impasse in cui si dibatteva la pellicola, reiteratamente ostile a stampare perfino un infinitesimo carattere e propensa invece a spezzettarsi impietosamente in tanti filamenti, in harakiri inusitato ed inquietantee: il maledetto rapportino, invocato con mille accorgimenti, era d'improvviso divenuto un oggetto indefinito ed irraggiungibile...

Il mio guru affermava a quel punto - con indeclinabile decisione -che il prodotto fornitogli non era quello appropriato, ma apparteneva ad un altro modello di macchina e si risolse, quindi, ad utilizzare la propria coltivata abilità - coltello e tagliere alla mano - per adattare la vite alla bacchetta della pellicola e, di seguito, sostituire l'asta di trascinamento con quella già usata, nella vana illusione di riparare il congegno, anche a costo di mutilare di un dente l'indispensabile accessorio.

Rien à faire, rien ne va plus.....

Dopo abbondanti perdite di energie psico-fisiche, mentre il perito stava per arrendersi, morso dalla serie di altri appuntamenti non rispettati - a causa dell'incauta disponibilità ad aiutarmi - mi venne l'idea di osservare attentamente le sigle e le illustrazioni all'esterno della scatola della pellicola, constatando con sorpresa che non sussisteva difformità alcuna rispetto all'originale dei ricambi in mio possesso, ma che un'errore di posizione del rotolo aveva invece annientato tutte le prove consumate fino a quel momento.

Il mio deus ex machina, insomma, aveva invertito con deprecabile sicumera rulli e viti, probabilmente fagocitato dalla fretta,dalla scarsa conoscenza del mio ineffabile fax, e dall'ansia da prestazione...


Finalmente riuscimmo, a quattro mani, a compiere l'operazione corretta, ottenendo l'insperato risultato.

Dopo,ci salutammo frettolosamente, farfugliando frasi di circostanza e ripromettendoci, in cuor nostro, che non ci saremmo mai più rivisti.


Alce Nero

   
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