orchideanera
Senatore
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Inserito - 06/06/2006 : 09:51:21
Ti leggo come un libro aperto uomo senza confini, tu evanescente come l’acqua di mare che scorre tra le dita in una giornata di sole, mi avvolgi leggero, insolente in un tempo che passa più in fretta dei dubbi. Rincorri la vita ogni giorno, consumando ricordi, affidandoti a un treno che oltrepassa alberi curvi nelle finestre mai aperte di una memoria di vento. Ti sfoglio, uomo dagli occhi distratti, ti vedo bambino oltre una siepe con l’odore di terra bagnata nel cuore e uno spicchio di cielo negli occhi, tu che cerchi baci passati e aspetti un tramonto che imbrogli i pensieri e ti renda immortale. Ti sento nella pelle, uomo che allunghi le ore e confondi i minuti in notti divise dal giorno e li sento i tuoi desideri sospesi su una luce che filtra insicura. Ti voglio, uomo che vivi nel buio in stanze che conosci a memoria, cogliendo rose che sfioriscono lente e contando le ombre sui vetri tra le gocce di pioggia. Tu che tocchi da lontano il mio corpo, assapori e consumi, accarezzi i miei passi in un inverno che avvolge eppoi sfiora. E c’è una luna che non riesce a riempire, una cicatrice di luce che fa più paura. Ti sento, ultimo raggio di sole, nel tempo che rincorro, tu filo di sensi fatto di cuore, emozione che allarga le gambe, silenzio che svanisce nell’alba come nebbia di fiume. Sei nell’anima quando le tenebre delineano il sonno, negli abbandoni che mi trovano sola, nel vuoto infinito dell’amore che chiedo. Buonanotte, uomo che toglie il respiro, con queste parole riempite di vuoto, in queste sere che scoloriscono a tratti, io fatta di spine e di rovi,riempita di pioggia leggera, voglio soltanto che tu esista davvero.
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