Misuravo il respiro
quando ti incurvavi nell'attesa in quelle notti cupe
e stringevi la voglia intorno al colloerano il tuo tocco e le tue preghiere
che mi possedevano in quei gemiti di vita
mentre risalivi i miei profili di passione
sempre più in alto
senza tregua
trattenendomi le ali.
Mi aprivo
quando disegnavi piega a piega i baci sulla pelle
e scorrevi con gli occhi
stringendomi in una morsa crudele
ero pronta
quando mi inchiodavi nuda all'eco della tua voce
e scavavi con estenuante lentezza.
Mi scioglievo
toccavo i pensieri
e ti legavo a doppio giro di fune
uomo delle tenebre
e tu bruciavi
in quel fuoco che imbriglia la mente
in quella nenia che strisciava sui miei fianchi.
Ti imprigionavo
ti sfioravo a ventaglio
curva a curva
assaporando in silenzio
l'inquietudine dell'amore.