Sangue e polvere
La bocca sul terreno insanguinata
in mente ancora di casa il tepore
Patria nell’atrio più alto del cuore
e in tasca un biglietto di sola andata
ulula il vento su quel corpo inerme
mentre s’arresta delle aquile il canto
dove il mondo attinge altro nuovo pianto
e l’innocenza accartoccia nel ventre
il silenzio sevizia i crudi panni
spoglia la foto nella giubba stretta
ritratto dell’amore di leggeri anni
nella notte di un giorno senza luna
nasce questa nuova alba maledetta
che feroce ali d’angelo frantuma
di Daniele Amitrano