La sua bocca
le sue mani
crudeli
bizzarresalgono al ventre
sciolgono
comprimono
calde
dure
gridano
in prospettiva
senza dimensione
continuità tra labbra e corpo
striscie di saliva
la lingua
colma
invade
ricopre
onde in alto
sui fianchi
nella schiena
carezze
frastagliate
ripetute
possessive.
Il fiato sulla pelle
lambisce
si stacca
si posa
scompare
in alito di vento
un foulard al collo
senza sosta
dentro
all'infinito
in ginocchio
reclinata
scivola
morbido
piccola terra di nessuno
la gola offerta
cerca voglie
in risalita.
E' afa di mare
che sale piena
poi cade
e il corpo suona
mille melodie
il piacere di una sola orchestra
giocando al buio
con lui.