Come potessi ancora fiorire
ho tessuto sogni
là dove finisce la notteho rifatto il trucco ai miei giorni
li ho vestiti di organza leggera
ne ho rimarcato le ciglia
all'ombra di falci di luna ricurve.
E con stanche cadenze
mi sono trascinata nei viottoli
dell'agave e del biancospino
un volo verso l'ignoto
con la paura di planare
sollevando polvere
e impronte di segreti
e trafitta dalle spine
lontana dalle risposte che cercavo
ho bruciato gli anni
a labbra spalancate
sapore di ciliege amare erano gli attimi
come quel silenzio che si gonfiava in gola
e all'improvviso taceva tra le dita.