25 Luglio 2006 Miriam ha quattro figli, il primo, Adam, 19 anni e' di guardia sul confine..ogni giorno lo spostano…ieri e' arrivata al villaggio insieme a Hanna e a Reuven, altra gente del Kibbutz...mi sono sentita male a vederli...sembravano invecchiati di 10 anni. Gli occhi cerchiati, il viso pallidissimo..."Non abbiamo piu' 15 anni come ai tempi degli scout...non e' facile dormire 10 coppie tutti insieme nel rifugio...e se riesci ad addormentarti ti svegli di soprassalto per gli spari o gli incubi" dice Hanna la maestra dell'asilo del kibbuz. "Io non dormo piu'...non ci riesco proprio" - dice Miriam. "Un figlio soldato di questi tempi e' una sensazione che non si puo' paragonare a nulla...e ho avuto i miei fratelli soldati e i miei migliori amici...ma un figlio, soldato in tempo di guerra e una sofferenza senza pari, e' un dolore fisso che ti toglie l'aria.
Shlomi si avvicina, il viso lucido e la fronte imperlata dal sudore, la voce incrinata: "E' caduta una Katiusha in casa di mio fratello, al Moshav...glielo avevo detto vieni qui...non mi ha voluto ascoltare....stanno tutti bene ma mezza casa e' andata distrutta e i miei genitori abitano con lui!!!" "La casa si ricostruisce...ringrazia D-o, l'importante e' che siano tutti sani dice Yehuda cercando di calmarlo e gli da una pacca leggera sulla spalla con affetto. Rimaniamo tutti in silenzio...con uno stano sorriso che vorrebbe consolare noi stessi. Al mattino a colazione Or, il mio piccolo, ed io mangiamo in silenzio. Mi dispiace perche' abbiamo sempre tanto da parlare con i miei figli..ma mi sento un vuoto dentro... mi fa tenerezza cosi serio. "A che pensi Or?"..."A niente di particolare..." e guarda fuori della finestra..sul Lago di Tiberiade, verso le montagne della Galilea da dove ogni tanto arriva un tuono lontano. "Non te l'ho mai chiesto Or...hai un po' paura della guerra? Di stare nel rifugio?" mi guarda tranquillo "No, io non ho tanta paura...le bambine della mia classe ne hanno di piu'! Quando hanno detto all'altoparlante che bisognava scendere nei rifugi alcune si sono messe a piangere poverine...io no, io e Raz abbiamo una paura media...." "Di che cosa avete paura?" Or fa spallucce e solleva le sopracciglia come per dire "Non so"...poi si rabbuia per una attimo e dice: "Ho paura che succeda qualcosa a te e papa'......o a uno dei miei fratelli....."
E' cosi, noi ci struggiamo per i nostri figli e loro si struggono per noi..... gli uni proteggono gli altri, ricostruiamo con pazienza le nostre case distrutte, ringraziamo
D-o di essere ancora vivi e continuiamo a ripeterci nei cuori per darci forza: "Siamo sopravvissuti al Faraone in Egitto...sopravviveremo anche stavolta!!!"
E. Angelica Calo' Livne
Angelica Calò Livnè
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