Luigi Mannori
Senatore
Italy
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Inserito - 11/10/2006 : 16:56:28
La differenza con l'audio non potrà superare il 15% Alle TV 30 giorni per adeguarsi. Spot, l'Authority abbassa il volume ----------C'era una volta la RAI, che vantava "fior di tecnici" ed una rigorosa capacità di "formazione". Tutto era perfetto, gli errori, severamente puniti, rarissimi e insignificanti: la qualità dell'insieme, sulerlativa per i mezzi tecnici allora conosciuti. Poi è arrivata la liberalizzazione dell' Etere, ottimo spunto per macellai, mobilieri, commercianti vari, di diversificare l'indirizzo dei propri investimenti, che hanno "saputo" conquistarsi una posizione, a colpi di watt e decibel, "godendo" dei privilegi dell'incapacità di individuare una regolamentazione non politicizzata, o politicizzabile. Poteva la povera RAI non controbattere sì invadente, e imprevisto vicinato? La "grandiosa" scelta del colosso, è stata quella di copiare, in chi stava a sua volta tentando di copiarla, quanto di più invalidante, il mercato libero, era riuscito a generare, senza autoumiliarsi per la pesante perdita di valore artistico e globale, anzi, chiarendo al mercato "io grido di più". Oggi, dopo trent' anni si parla finalmente di un ridimensionamento , di nuovi parametri che riscoprono una logica dimenticata, o volutamente ignorata, di una necessità di non ignorare che la presenza di regole non è un limite, bensì una tutela della libertà. Ci sono voluti trent'anni per capirlo? E quanti convegni, quanti seminari, quante interrogazioni parlamentari! Non costa niente tutto ciò? Di certo non li ha pagati la RAI, ma anche se fosse chi c'è dietro al suo portafoglio, se non noi, poveri "bischeri", assolutamente estranei alle sue poltrone?
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