Penelope@Nessun messaggio,
sentenzia la schermata,
carceriere inflessibile,
gelido boia,
esegue via modem
una condanna antica,
antica quanto il vento,
che quasi strappava le vesti,
le avvitava alle gambe ed al ventre
di quelle donne,
in attesa sugli scogli,
lo sguardo acceso
da promesse di marinai,
gli occhi inariditi
dal deserto di un orizzonte
non increspato da alcuna vela,
antica quanto i monti,
graffiati dai sentieri
lungo i quali si erano mossi
i primi, faticosi, passi,
dei lunghi viaggi di coloro,
che, sulle porte dei casolari,
avevano deposto,
su labbra trepide di pianto,
il bacio di Giuda
di un ritorno spergiurato,
antica quanto mille e mille torri,
spazzate dallo strascico
degli abiti da fiaba
di castellane agghindate
davanti a specchi
ogni mattina più nemici,
che, col passar dei giorni,
risucchiavano qualunque sorriso,
restituendo perfidi riflessi
di rughe, di capelli senza vita,
antica quanto le dita di Penelope,
aggrappate ai fili del telaio
con lo stesso, angoscioso gesto,
con cui le nostre,
anzichè le calde lane,
sfiorano file di rigidi pulsanti.
laura ruzickova