Io ti immagino tibia,
quale gli arena,
che il sole roscalda
totti là mattinata
ed parte di là tardi.Io ti immagino fragile,
quale il fascio di luce
che il acqua falle
ed distorce ed riflette
di una maniera che non è
là primiera.
Io ti immagino dolce,
quale bimbo che signa
con della baci ed carezze
che sua madre li cosegna.
Io ti immagino,
perchè che bimbo fui,
ti traggo dal infinito di mio mente:
formo tua sorriso,
forma tua riguardata,
creo ogni partecipazione perfetta de ti corpo
ed al finalizzare quei poesia
soffo tua anima per dare vita.
Italo Baggio