Mavec
Emerito
Italy
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Inserito - 10/05/2007 : 19:37:36
e un sole sulle mani che si chiudono a pugno per sentirsi vive, ora che i miei giorni son cani agonizzanti alla deriva e la malombra del viaggio fa scempio osceno della mente; vorrei amarti meno cupo, mi sembro acqua marcia di palude tra il vorticare delle ore spente, ma il mio pensarti è famelico di cielo, ma resto assiderato dalla tua assenza e m’incuneo nei sogni a ricercare la tua luce e il tuo sapore, ma così mi stupro solamente ed assassino il tempo, quel po’ che mi rimane, mentre dovrei viverlo come un’avventura, un gioco, un’ onda che si diverte ad irretire spiagge Mario Vecchione
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