Quindi un caro saluto a ENZO BIAGI indiscutibile maestro della libertà di pensiero e vera coscienza nazionale.

Enzo Biagi è una di quelle persone che sembra non debbano mai morire, e quando ciò accade ci si meraviglia che questo sia accaduto.
Ogni giorno seguivo "il Fatto", l' appuntamento quotidiano di approfondimento dei fatti del giorno, finchè Biagi scomparve all'improvviso. Tornò in televisione due anni fa, molto invecchiato e con apparizioni più rare.

Nella replica di un'intervista che ho visto ieri in un programma a lui dedicato, su Sky, Enzo Biagi, interrogato sul suo mestiere di giornalista, rispose che gli capitava, come capita a tutti, di fare degli errori, di cui si pentiva, tuttavia riteneva che era preferibile "essere cretino", disse esattamente così, in prima persona che " essere cretino per conto terzi" esprimendo in sintesi il concetto di giornalismo indipendente; come la Fallaci e come Montanelli non era servo degli uomini al potere.

Ho trovato un'interessante galleria fotografica in cui l'illustre giornalista scomparso viene ripreso insieme ai perosnaggi più moti degli ultimi sessant'anni, come furono Indro Montanelli e Oriana Fallaci. Ne ripropongo alcune in omaggio alla sua memoria.
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photo da www.corriere.it
Enzo Biagi e Robert Kennedy, E. Biagi e il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, E. Biagi e Indro Montanelli, E. Biagi e Woody Allen

e l'articolo "Grazie alla città che mi ha adottato "
http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2007/11_Novembre/07/grazie_citta_adottato.shtml