Il mio 300° messaggio é dedicato alla traduzione del testo in italiano di questa bellissima canzone con le note in calce, il tutto tratto da
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Italian translation
Gerusalemme tutta d'oro (1)
Inebria l'aria come il vino, tra i colli s'ode un suon,
sussurra il vento, odora il pino,
campane fan din-don.
Dormono i sassi nella sera
e tra le mura sta
come in un sogno prigioniera,
da sola la Città:
Gerusalemme tutta d'oro,
di rame e luce, che splendor!
Suona un violino, innalza un inno
il tuo cantor.
Com' è che si seccò la fonte
e al ‘Suk' (2) non posso andar?
Com' è che là, sul Sacro Monte
non vanno più a pregar?
Là, tra gli anfratti della roccia
ulula il vento, sai.
Per Via di Gerico, al Mar Morto,
nessuno scende mai.
Gerusalemme tutta d'oro...
Un serto in capo, rose e gigli,
t'intreccio con amor,
sono il più giovane dei figli
e l'ultimo de' tuoi cantor.
Mi bruci il labbro un Serafino
se il Nome scorderò,
Gerusalemme, d'oro fino,
per sempre canterò:
Gerusalemme tutta d'oro...
Siamo (3) tornati a quella fonte,
al ‘Suk' a passeggiar,
ci chiama là, dal Sacro Monte,
un suono di Shofàr. (4)
E tra gli anfratti della roccia,
tra mille soli d'or,
per Via di Gerico, al Mar Morto
discenderemo ancor.
Gerusalemme tutta d'oro...
Footnotes
1. Questa canzone, ormai classica, è un po' il rappresentante ufficiale di tutte le canzoni di Eretz Israel.
2. Il mercato (arabo)
3. La canzone è stata composta poco prima della Guerra dei Sei Giorni. Questa strofa è stata aggiunta dall'autrice subito dopo la guerra stessa
4. Corno d'ariete che veniva usato anticamente per chiamare in adunata il popolo. Viene suonato durante la festività del capo d'anno e del giorno dell'espiazione (Yom Kippur) o in particolari occasioni solenni, come la presa di Gerusalemme durante la Guerra dei Sei Giorni.