Mavec
Emerito
Italy
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Inserito - 10/02/2008 : 20:28:05
un amico d'infanzia ritrovato e insieme a lui un mare di ricordi noi che si giocava ai soldatini come nei film di Wayne e di John Ford, noi che si vedeva due film in una volta 100 lire come faceva Gaber a Porta Romana bella, noi che a calcio avevamo un pallone di stracci dietro il muro di cinta della ferrovia e qualcuno si giocava tutto per riprenderlo, noi coi calzoni corti in pieno inverno nel cortile della scuola, panino e cotognata per carità del populismo laurino, noi che ci si attaccava al trolley, sfidando la rotaia ed il destino, noi che si andava alla dottrina con la paura di un dio vendicatore e non vedevamo l’ora di riprendere a peccare, noi che si guardava sotto le gonne corte delle bambine e si sognava di una ragazzetta e farle la dichiarazione, noi che ascoltavamo Elvis the Pelvis e odiavamo il molleggiato, che ci sembrava soltanto una scopiazzatura, noi che si tifava milaninter ed il Rivera era un ragazzino come noi, noi che bevevamo una birretta e ci si sentiva belli e grandi e tosti, noi che ci ha ingoiato la vita come in imbuto senza fine, noi che ci siamo ritrovati con un sacco di ricordi e per fortuna siamo vivi, noi che non siamo cambiati dentro e che non molleremo mai, noi destinati a perdere, noi della strada quelli delle bucce sui ginocchi, quelli della rabbia dentro gli occhi, quella della libertà dei gatti….
Mario Vecchione
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