Renato Attolini
Senatore
397 Inseriti
110 Gold
402 Punti Rep. |
Inserito - 16/03/2008 : 22:54:32
Un altro segno reale del tempo che sta passando inesorabilmente è che più l’età avanza più sento crescere il legame con la mia terra natia, la Puglia dalla quale me ne andai all’età di 3 anni per trasferirmi in Lombardia. Da giovane questa sensazione non l’avvertivo affatto, anzi, considerandomi a quell’epoca “cittadino del mondo”, avevo quasi rimosso le mie radici e se proprio ne dovevo avere, le identificavo con la mia terra d’adozione, nella quale peraltro vivo da più di mezzo secolo. Adesso però è diverso, sento ogni giorno che passa qualcosa che mi richiama alla mia terra, perché come dice la canzone di Gloria Estefan. “La tierra donde naciste no la puedes olvidar, porque tienes tus raices y lo que deje atràs” cioè “La terra dove sei nato non la puoi dimenticare perché la hai le tue radici e quello che hai lasciato dietro.” Adesso poi che siamo quasi a Pasqua, una festività particolarmente vissuta nel sud Italia, e che io “sento” personalmente più del Natale, mi vengono in mente le tradizioni della mia terra specie quelle culinarie. In questo periodo mia mamma preparava questo tipico dolce pugliese soprattutto per farne omaggio e dopo la sua scomparsa, con mia gioia e commozione, quest’usanza è stata continuata da mia cognata, bustocca d.o.c., che segue fedelmente la sua ricetta. Ve la propongo tratta dal sito www.gromisfood.com PREPARAZIONE DELLA “SCARCELLA” Mescolare la farina con il lievito e disporla a fontana sulla spianatoia, aggiungere lo zucchero e la buccia di limone, porre al centro l’olio, l’uovo ed un poco di latte tiepido, impastare delicatamente ed eventualmente aggiungere ancora del latte. Lavorare la pasta per una decina di minuti, dividerla in tre parti, lavorarla fino ad ottenere dei cilindri ed intrecciarli. Con la treccia formare un ciambellone o un otto e porlo in una teglia da forno unta, poggiare premendo fino a che non si inseriscono nella pasta due uova col guscio. Cuocere in forno preriscaldato per un’ora scarsa o comunque fino a che la pasta appare cotta e dorata. Lasciare raffreddare e togliere dalla tortiera. Preparare una glassa mescolando in una terrina l’albume ed il succo di limone, aggiungendo quindi lo zucchero a velo poco per volta, mescolando con un cucchiaio di legno ed evitando che si formino dei grumi. L’impasto deve risultare denso ma scorrevole, spennellarlo uniformemente sulla “scarcella”, senza però ricoprire le due uova, alla fine e prima che si rapprenda la glassa spruzzare dei confettini colorati.
|