Luisa Brambilla
Villeggiante
Italy
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Inserito - 18/04/2008 : 10:57:05
Ciao, il 25 aprile è il tuo compleanno ti faccio gli auguri con una lettera che andrà in Rete e che non leggerai. Ti ho perso ormai tanto tempo fa e delle volte che durano mezz’ora ti ritrovo e mi accontento di quel poco, perché poi ridiventi una che non conosco, che non capisco e di cui a volte ho anche paura. Non mi hai perdonato di essermi sposata ed essere andata a vivere a Milano, possibile che tu abbia sofferto per questo distacco l’ho capito dopo anni perché non me lo hai mai detto anzi hai fatto baldoria perché ero andata via finalmente...................................................................................! Quelle che sembravano zuffe innocue da adolescenti si sono trasformate in roba da esorcista per fare un po’ di ironia scema. Non suona normale che due sorelle che hanno fatto di tutto insieme per anni e anni, di colpo e non in modo graduale ma realmente di colpo tagliano ogni rapporto e in più gli incontri sporadici diventano motivo di rissa senza capirsi assolutamente l’un l’altro. Ho cambiato casa, è passato circa un anno prima che ci mettessi piede e si che giri nella mia zona perché abito in pieno centro storico dove ci sono tutti i locali e i negozi. Al mio ultimo compleanno non ti sei presentata con grande stupore degli altri invitati, io non mi sono stupita più di tanto. Dal canto mio nei tuoi confronti cerco di essere sempre accomodante anche quando le spari veramente grosse, a me invece non concedi mai la prova d’appello mi condanni sempre e di solito senza neanche farmi finire di parlare, dovrei dire non cerco la tua approvazione ma non è vero. Quando sei diventata buddista e mamma ha fatto una tragedia, ho preso mamma da una parte e gliene ho detto quattro per provare a farla ragionare sul fatto che le disgrazie sono ben altre, neanche mi hai mai detto grazie ci hai provato. Non ti ho mai augurato il male, te ne fai abbastanza da sola e ne fai anche se non te ne rendi conto tutta presa nelle tue strane crociate. Sei sempre stata distaccata dal resto della famiglia da piccola, infatti ti chiamavamo la tedesca dei paesi dell’Est; eri grande grande alta bianca di carnagione mentre noi siamo tutti scuri olivastri e poi cantavi a squarciagola dentro il bagno poi urlavi come una forsennata e non capivamo mai cosa ti potesse far smettere. Ogni tanto tornavi a casa con pretese non attuabili come cambiare i mobili perché ti avevano stancato oppure la domestica fissa perché lo avevi visto a casa della compagna di scuola. Mi ricorderò sempre la fissazione del montone originale e doveva essere lo Sherling o niente e nonna ti comprò quel montone pagato chissà quanto ( forse non eri neanche maggiorenne) che ti ho visto addosso per un inverno al massimo perché era troppo pesante sulle spalle e poi andava di moda il chiodo la giacca di pelle nera tipo punk. Poi c’è stato quello stramaledetto incidente che ha cambiato la vita di noi tutti e te per prima per lo strazio che hai dovuto passare e che abbiamo passato tutti insieme e io mi sono sbattuta al muro sino a non capire più nulla per il dolore sentendomi in colpa per non esserci stata io al tuo posto così da poterti evitare di soffrire come un cane. Ma tutto questo non l’ho detto solo al mio psicologo dove alla fine sono dovuta andare. Però pensavo che un’ esperienza di dolore così lunga e devastante una volta finita ti avrebbe reso più tranquilla e meno distaccata ma è andata sempre peggio, nonna si è ammalata e io poi mi sono sposata e quando sono tornata in vacanza apriti cielo e poi ancora peggio sono ripartita insomma colpa mia che ho voluto farmi una vita e probabilmente e inconsciamente devi aver pensato che ti avessi abbandonato. Adesso sei in quei periodi di iena da tenere alla larga, e so il perché e lo avevo previsto. Stai male da morire perché la tua storia d’amore secolare questa volta( sarà la trentesima) è davvero finita me lo auguro tanto ogni volta vi lasciate ed è sempre peggio. Vorrei tanto dirti che ti capisco e che forse faresti meglio a tenere distanze e tagliare ogni contatto con il personaggio perché ogni volta che ci parli ti riduci in condizioni pietose ma non lo farò non sarò io a dirti verità che dentro di te sai bene. Non sarò io perché sarebbe una ragione in più per vedermi ancora di più come il nemico giurato da combattere e sono troppo stanca per farlo. Per questo tuo 37 compleanno ti auguro pace e serenità prima dentro di te e poi verrà con il resto del mondo AUGURI TUA UNICA SORELLA TI VOGLIO BENE
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