Ciao maestra
Ciao maestra
Mi riconosci?
Sono quella bimbetta
Con gli occhioni sgranati
Furbetti a se stessi
Innocenti alla tua vita
Ricca di abbracci
di bugie d’attrice
Ciao maestra
Mi riconosci?
Sono quel bimbo
Un po’ saputello
Che costruisce fra realtà e sogno
La sua dolce, fragile vita
Ricco d’impegni
di serietà d’ometto
Ciao maestra
Mi riconosci?
Sono quella bimbetta
Bisognosa della tua mano
Che fiduciosa
Si riflette nei tuoi occhi
Ricca di carezze
di tenere parole
Ciao maestra
Mi riconosci?
Sono quel bimbo
Che s’incastra nella sua sedia
E nei suoi spropositati pensieri
Strappandoti un sorriso di tenerezza
Ricco di spudorate smorfiette
Di risate sdentate
Ciao maestra
Mi riconosci?
Sono quel monello
Che ti fa disperare
Che ti fa pensare
Che forse Erode aveva ragione
Ricco di tante incertezze
Di tante paure
Ciao maestra
Ci siamo tutti
Per donarti
il policromo profumo
di un amore innocente