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Eclissi di sole nei tuoi occhi.
La mia eclissi di sole allo specchio.
Quali sogni tramontati?
Quali sogni rinunciati?
Tu, amazzone ribelle,
a labbra chiuse guardi
una terra arida di senso
dove le rocce si sgretolano
come sabbia al vento.
I tuoi occhi in eclissi
trascinano malinconia d’amore
tra fonti già scomparse.
Come un velo che si posa dentro
e si annoda in pianto.
Sgomento immemore
di fronte a un orizzonte infranto.
Tu, amazzone ribelle, così mi guardi.
La tua risata indomita è spezzata,
la lussuria del tuo urlo battuta.
Solo uno stordito, incredulo silenzio.
Quando tu, amazzone ribelle,
col destino incautamente in guerra,
ti infuri e ti scuoti avvinta,
digrignando i denti al cielo,
avidi e supplicanti.
Il sole si è oscurato,
ancora una volta.
Dalle viscere il tuo grido sgorga,
invocando disperato un senso.
Ma un mite silenzio
impotente ti inchioda
alla tua fede ferita.
Sì, ma tu, amazzone ribelle,
ancora una volta,
sul tuo destriero monti
e, impavida e guerriera,
al galoppo scocchi,
fiera contro un destino in disordine,
pelle di martire rigata da lacrime di fuoco,
sguainando lo stendardo delle tue illusioni,
in corsa verso un nuovo tramonto dei tuoi dèi stanchi.
Ecco, il sole ti abita ancora.
Un’eclissi di sole è passata.