Auramarina De Gregorio
Villeggiante
Venezuela
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 Inserito - 18/08/2008 : 19:53:13
RIMEMBRANZA
Ci siamo conosciuti per caso, ma ....c´é stata subito una vera comunione di anima e spirito tra noi, oltre alla conoscenza tra due persone.
La comunicazione era sempre chiara, spontanea, di chiacchiere sincere e aperte. Era sempre disposto a dialogare, ascoltare e dare la sua opinione quando ne era richiesto, e concludeva sempre con la frase "questa é la mia modesta opinione....".
Acuto e profondo nelle sue interpretazioni della vita, senza mai volere imporsi, sempre persuasivo.
Poco a poco, giorno a giorno, imparai ad apprezzare il suo piacere per l´arte, la gastronomia, la musica e tutte le manifestazioni colturali.
Dovuto al suo incessante lavoro in favore dell’arte fu nominato Presidente dell´Associazione Colturale Amici di Albaro nella sua amata Genova, impegnandosi per molti anni ad appoggiare artisti di tutti i generi. Infatti, ho avuto la sorte di condividere con lui una bella festa in omaggio a un artista pittore molto apprezzato.
La sua bonomía ed entusiasmo per la vita era la caratteristica risaltante della sua personalitá.
Carismatico, irradiava una simpatía e un´allegría contagiosa, sempre attento a portar sollievo ed allegria a tutti quelli che avevano bisogno di lui.
Un viaggiatore instancabile, la curiositá lo portava a luoghi lontani dove, oltre ad apprendere sulle sue colture, lingue e costumi, lasciava una traccia, un tocco della sua amata Italia che sempre portava nel cuore, attaccato alle sue radici.
Era un vero ambasciatore dell´Italia, sia di quella conosciuta dai turisti, sia di quella bellissima sconosciuta e nascosta.... quella dei paesini magici, pieni di storia, coltura ed arte.
Il buon cibo rappresentava un´altra delle sue passioni. Godeva mangiando e cucinando. Nessuno come lui per preparare il famoso pesto genovese, un piatto di pasta al pesto degustato a casa sua, nella cucina di casa, parlando e ridendo di piccole cose........non me lo scorderó mai!
L´amore per la famiglia illuminava il suo sguardo. I suoi figli erano i suoi primi amori.......com´era orgoglioso di loro! I "suoi tesori" li chiamava!
Un giorno, in occasione della laurea di mio figlio mi disse "...noi siamo fortunati con i nostri figli. Non abbiamo avuto molto da fare con loro, perché sono tutti bravissimi!"
Il matrimonio di suo figlio l´ha fatto molto felice. Gli occhi gli brillavano quando diceva "...sua moglie é la donna adatta che stará accanto a lui per tutta la vita¨.
La figlia, sempre la sua "bimba", era per lui un gioiello.
La gioia per il suo matrimonio e la nascita della nipotina é stato per lui il climax della felicitá. Quando mi diede la notizia della nascita della nipotina mi disse "...é un regalo che mi ha dato mia figlia, quel batuffolino che si muove e piagnucola, mi ha fatto ridere e piangere d´allegría,......é l´emozione piú bella, .... é bellissimo essere nonno!..... voglio giá portarla a passeggiare in giardino,......mi sembra la bimba piú bella del mondo!...." e cosí via, tante parole belle!
L´orgoglio di nonno é stato soddisfatto. La bimba é veramente una bella rosa!
Quando viveva tutti questi momenti di felicitá non smetteva mai di ricordare la sua sposa, sua moglie, sparita da tanto tempo ma nonostante sempre presente, con rispetto, con amore, con nostalgía. Quando parlava di lei, dietro allo sguardo trapelava sempre una certa tristezza.
Attraverso dei suoi racconti ho conosciuto la sua mamma e le sue sorelle, le quali amava e sentiva la loro mancanza quando ne era lontano fisicamente, anche se, dovunque fosse, sempre le portava nel cuore, nei ricordi, nei suoi pensieri.
In occasione della scomparsa della mamma mi scrisse: "....Tu conosci il dolore e il vuoto che la partenza di una mamma lascia nell´animo dei figli...... Bisogna accettarle queste cose, e sperare di riunirci tutti prima o poi, in Cielo, dove ci aspettano tutte le mamme del mondo..." .
I suoi scritti erano poesíe in prosa!
Il dolore del prossimo toccava le sue fibre piú sensibili. Aiutava senza che una mano sapesse quello che faceva l´altra, con gran sensibilitá sociale.
Quando le cose non gli riuscivano bene, sempre con gran ottimismo diceva "...buona faccia a cattiva sorte, .....tiriamo avanti!"
Come succede a tutti, a volte la vita gli sorrise e a volte no, peró la fiducia e la perseveranza l´accompagnarono sempre.
Una frase detta in occasione della scomparsa della mia mamma, la ripeto e faccio mia per lui: Tu non scomparirai mai! Soltanto sei andato in Cielo dove ti sei riunito con tutti quelli
che t’hanno preceduto.
Dal Cielo so che ci ama, protegge e accompagna, e parla con Dio del bene e del male!
E finisco con questa poesia di Angelo Barile:USCIRE DALLA VITA Uscire dalla vita come quando
s’esce di chiesa
in un finale d’organo:s’avventa
l’anima a scale prodigiose,trova
il piede sulla soglia
un bianco che palpita: é la luce
é nuova Ma uscire non é dato in rapimento.
Ch’io possa almeno
lasciarmi dietro la mia stanza, un poco
volgendo il capo a riguardarla, al fine
pulita, sgombra
d’ogni discordia, in ordine sereno
come la chiesa ora vuota:le croci
fanno una chiara ombra
sul pavimento. Mi piace immaginarlo uscito incontro alla Vera Luce e, volgendose alla sua casa l’ultima volta, sorridere per la pulizia morale, la concordia e l’ordine sereno che lascia nella vita di tutti noi. Auramarina
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