nicole fdl
Esploratore
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Inserito - 06/04/2009 : 10:12:32
Caro straniero…sconosciuto poi scoperto.Ecco il nuovo protagonista del Festival delle Lettere 2009. Estraneo alla mia realtà, diverso dagli abitanti della mia terra, lontano dalla mia mente e dal mio cuore: tu, straniero nel mio mondo, ed io straniero nel tuo. Il diverso ha sempre affascinato l’uomo in quanto nuova realtà da scoprire, ignota e per questo spaventosa ma al tempo stesso profondamente curiosa. La mente non pone limiti al desiderio di conoscere ma è spesso offuscata, in ogni uomo, dall’idea di essere il parametro di riferimento: Io normale e tu strano, io il bene, il giusto e tu? Straniero da accettare o da combattere? La storia ha vissuto infinite persecuzioni nate da pregiudizi sui cosiddetti “stranieri”…ma oggi chi può dire di essere straniero in terra altrui? Il mondo è ormai uno, multietnico e multirazziale: le barriere dello spazio e del tempo sono state abbattute. Viaggiamo ovunque e incontriamo persone nuove ogni giorno, chiacchieriamo via Internet con amici lontani o sconosciuti, studiamo lingue e culture diverse e facciamo cronaca su tutto ciò che accade nell’universo. Tuttavia è necessario domandarsi se ci sentiamo davvero parte di un unico mondo. Straniero fu, un tempo, il forestiero di altra nazione o paese appartenente ad un popolo nemico, invasore. Oggi lo straniero abita nella nostra terra, nelle nostre scuole, nei nostri uffici, nella nostra stessa casa. Non è più la provenienza a dividerci, ma l’estraneità. Donne e uomini, da sempre, si sentono abitanti stranieri di uno stessa terra: venusiane e marziani insieme sullo stesso pianeta. A questo millenario confronto si sommano le innumerevoli diversità che ci rendono unici, ma al tempo stesso ci allontanano: colore della pelle, religione, provenienza, cultura, valori, stato sociale, idee e preferenze… Tutto questo è messo oggi a stretto confronto: vicini di banco, colleghi di lavoro, concittadini, vicini di casa, amici, familiari che sentiamo “diversi da noi”. È finito il tempo di salpare in compagnia dei più stretti compagni alla conquista di nuovi mondi: ogni stranezza è stata scoperta ed è ogni giorno più vicina. Fine della ricerca e inizio del confronto. È questo il momento di dar spazio alle domande che ci poniamo da tempo, di lasciare che inchiostro e penna diano voce ai nostri pensieri: siamo davvero tutti uguali? Se anche lo siamo, spesso non ci sentiamo forse nemmeno simili. Ognuno di noi ha uno straniero al quale domandare della sua realtà, al quale spiegare perché lo sentiamo diverso o che siamo finalmente pronti ad accoglierlo nel nostro mondo e ad aprirci al suo. Battisti cantava: “Dimmi tu chi sei? Di che paese sei? Quanto hai camminato? E cosa hai fatto? Straniero, dove sei arrivato?”… ”Il fumo di quel treno, che era il tuo passato, ora all’orizzonte è già svanito. Resta qui straniero che mi hai trovato…” I confini che un tempo ci divisero sono ancora visibili all’orizzonte, in un cielo a noi straniero che non riusciamo ancora a guardare con gli stessi occhi. Un pizzico di paura di scriverti, caro straniero? È il timore di ammettere di esserci sbagliati, di scoprire di essere noi stranieri per gli altri. Sono questi, tra tanti, gli ingredienti della nuova edizione del Festival delle Lettere: popolo di scrittori, uniti dalla passione per carta e penna, lasciate che i vostri fogli bianchi, i vostri piccoli mondi sotto lo stesso cielo, si trasformino in un'unica realtà, in lettere scritte a stranieri vicini o lontani per capire, spiegare e finalmente provare a superare la diversità. Anche quest’anno ogni busta racchiuderà nuove storie, esperienze di vita vissuta, confidenze e forti emozioni che solo una lettera può riuscire a contenere. Caro straniero, chiunque tu sia, preparati a ricevere posta che non ti aspettavi, che potrà emozionarti o indignarti; preparati a leggere parole che hai sempre desiderato o che nessuno ha avuto mai il coraggio di scriverti… Per informazioni visita il sito www.festivaledellelettere.it
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